Nel 2017 la base imprenditoriale della provincia di Perugia ha mantenuto praticamente invariate le posizioni del 2016: lo stock complessivo al 31 dicembre dello scorso anno si ferma a 72.965 unità registrate, lo 0,1% in meno rispetto alle 73.070 del 2016. Il quadro emerge dell'indagine Movimprese sulla natalità-mortalità delle imprese.

La Camera di commercio ha spiegato che le imprese individuali si confermano la "spina dorsale" del sistema produttivo provinciale con il 52% (38.014) del totale. Le società di capitali (16.788) salgono al 23% (con una crescita del 2,2%) e per la prima volta "sorpassano" quelle di persone in arretramento su quota 16.219 pari al 22,2% del totale.

"La crescita delle società di capitali - ha sostenuto il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni - dimostra che nel nostro sistema imprenditoriale è in atto un processo di 'mutazione' tra una imprenditorialità diffusa, spontanea, individuale e un'altra più strutturata intorno a società di capitali".

A Terni 199 imprese in più nel 2017

Chiude invece in positivo, con +199 unità, il saldo sulla nati-mortalità delle imprese della provincia di Terni nel 2017, stando ai dati diffusi dalla Camera di commercio. Sono infatti 1.345 quelle nate nel corso dello scorso anno, a fronte delle 1.146 che hanno cessato la propria attività (il 2016 si era invece chiuso con un più 174).
Merito soprattutto - secondo l'ente camerale - della spinta che viene dal commercio, che nell'anno appena concluso ha segnato +260 nuove imprese, ma che resta tuttavia il settore più instabile a causa delle quasi totalità delle ditte individuali che compongono il settore.
"I dati sulle aperture e chiusure delle imprese nel corso del 2017 mostrano che si continua a credere nel fare impresa, da diversi anni registriamo in provincia saldi di fine anno in positivo - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Flamini - ma i dati complessivi ci dicono che il tasso di crescita fatica a decollare".

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