VENEZIA - C'è un riscontro che unisce la testimonianza di una donna, che vide Rossella Corazzin a bordo di una jeep il 21 agosto 1975, giorno della scomparsa, e le dichiarazioni fatte da Angelo Izzo in due occasioni all'ex Procuratore di Belluno, Francesco Saverio Pavone: la ragazza fu rapita su una Land Rover.

E' questa - si apprende da fonti bene informate - una delle 'coincidenze' emerse dalle indagini sull'omicidio della 17enne che la Procura di Belluno trasmise a Perugia e che poi furono archiviate circa due anni fa. Rossella, secondo le dichiarazioni del massacratore del Circeo, sarebbe stata tenuta prigioniera due-tre settimane nella villa sul Lago Trasimeno, dove fu violentata e uccisa.

La circostanza che il gruppo criminale-fascista della 'Roma pariolina' fosse presente in quell'epoca in Cadore - Izzo ha detto che erano in vacanza - ha un ulteriore riscontro nel fatto che la famiglia di Gianni Guido aveva una villa a Cortina d'Ampezzo.
 

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