di Andrea Colombo

Ieri, 16 novembre, il rapporto tra tamponi e positivi era del 17,9%. Governo e Cts erano però ottimisti perché i morti erano "solo" 501 invece dei 546 del giorno precedente e i ricoveri in terapia intensiva appena 70. Oggi i morti sono 731, una strage, e i ricoveri in intensiva 120. Regna comunque un certo ottimismo perché il rapporto tra tamponi effettuati e positivi è sceso al 15,4%: "Forse c'è una lieve flessione".

Nonostante 731 morti in un giorno, oltre 10mila morti in un mese, i reparti ordinari che scoppiano e il modello della Francia, dove la curva è stata piegata chiudendo sul serio, il governo continua a considerare come suo primo e principale obiettivo evitare il lockdown totale. Significa che ha deciso di sacrificare alcune centinaia o migliaia di vite e alcune centinaia o migliaia di malati ordinari che non possono curarsi pur di salvare produzione e Pil.
Forse è una scelta giusta, non lo so. Ma bisogna sapere che è una scelta e non nascondersi dietro bugie, ipocrisie e ottimismi di facciata.
 

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