MONTONE – Il futuro che cammina sulla memoria. Come altre città italiane, in occasione della ricorrenza della “Giornata della Memoria”, anche l’amministrazione comunale di Montone ha conferito a Liliana Segre la cittadinanza onoraria.

“A livello nazionale si stanno intraprendendo azioni per coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica – riferisce il sindaco Mirco Rinaldi - affinché la solidarietà e il sostegno nei confronti delle vittime dell’antisemitismo, la lotta contro il razzismo e la xenofobia siano guida di ogni politica per la difesa dei diritti umani. La tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituiscono le fondamenta di ogni società democratica e pluralista. La volontà della nostra Amministrazione è di contribuire a queste attività, per questo motivo, pur essendo un atto formale e altamente simbolico, abbiamo deciso di accogliere di fatto nella comunità montonese Liliana Segre, annoverandola tra i più illustri concittadini. Liliana Segre ha continuato in tutti questi anni pubblicamente a esaminare e scandagliare la storia e la contemporaneità promuovendo campagne per i diritti umani e per debellare il razzismo e l’antisemitismo.
Si è pertanto deciso di conferirle la cittadinanza onoraria per l’alto valore civile, sociale e culturale della sua testimonianza e del suo impegno. La Segre rappresenta una delle figure più nobili della Nazione, segnata dal portare in sé la memoria della tragedia della Shoa e il senso della vita come sopravvivenza dell’umano e come scelta etica per cogliere pericoli e opportunità per tutta l’umanità”.
Tale conferimento è condiviso anche dal Comune di Castegnato (Bs), territorio gemellato con il Borgo dell’Alto Tevere. “Le motivazioni alla base di questa scelta condivisa da due realtà geograficamente distanti – continua Rinaldi – risiedono nella ‘memoria’ da tramandare e consolidare alle nuove generazioni. Da anni i nostri due Comuni si impegnano in progetti sulla pace, che vedono coinvolti soprattutto gli alunni delle scuole, come il ‘Kaki Tree project’. Proprio per crescere e coltivare assieme il seme della memoria e della vita, della pace oltre la tragedia della guerra, le nostre comunità doneranno alla Segre anche un kaki da piantare in segno di speranza per le generazioni future”.

 

 

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