di Alfonso Gianni.

Nessun riferimento all'accusa di essere russofili lanciata dal Financial Times. Mi riferisco all'alternarsi di dichiarazioni sul futuro del cd contratto di governo. Ieri, sentendo Salvini, pareva che fossimo alla vigilia delle elezioni anticipatissime. Oggi Di Maio sprizza ottimismo. Intanto si allarga il mistero sulla candidatura di Sapelli a premier. A Mattarella è stato fatto questo nome o no? Sono intervenuti gli eurocrati per dire che Sapelli non era gradito visto che si dichiara per la revisione dei trattati europei? Le congetture sono mille e tali restano. A dimostrazione che questa "trattativa" avviene nell'oscurità. Peggio che nei tempi andati. Nessuno capisce come si possa mettere assieme la flat tax con un reddito di inclusione allargato (di quello di cittadinanza neppure si parla). Intanto tutti se la prendono giustamente con le entrate a gamba tesa della Ue sulla vicenda italiana, come se fosse la prima volta. Ma per motivi opposti: c'è chi vorrebbe maggiori margini di manovra economica (ma per fare cosa?) e chi più libertà di respingimento di migranti. Al cittadino non far sapere...

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