PERUGIA - L'11 luglio saranno passati 35 anni dal giorno in cui l'Italia allenata da Enzo Bearzot divenne campione del mondo in Spagna ma per Paolo Rossi "è come se fosse ieri". "Sì, mentalmente sono ancora al Sarrià e al Bernabeu. Quelle emozioni non svaniscono e anzi si rafforzano" ha detto, ripercorrendo con l'ANSA quei fantastici giorni cChe hanno un momento più speciale degli altri, il primo dei tre gol segnati al Brasile che sembrava invincibile. "Quella rete - ha detto Pablito - mi ha salvato, mi ha aperto la testa".

Dopo quel gol al Brasile ne arrivarono altri due per il 3-2 finale, la doppietta alla Polonia e l'1-0 che sbloccò la finale con la Germania. "Ma in quei momenti - ha spiegato Pablito - non hai tempo di pensare a quello che sta succedendo. Emozioni che sono riuscito ad assaporare a fondo solo quando eravamo ufficialmente campioni del mondo. Tiri il fiato, vedi le bandiere tricolori sventolare intorno a te e dici 'ce l'ho fatta'. In quel momento ho avvertito tutta la mia italianità".

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