PERUGIA - “I dati resi noti dall’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, frutto di un’indagine del 2010, - ha comunicato in una note l'assessore alla Mobilità Roberto Ciccone - dicono che gli italiani sono disposti a servirsi meno dell’auto e più del trasporto pubblico. Oltre il 35% degli intervistati, infatti, desidera usare di meno l’automobile, e oltre il 40% di più i mezzi pubblici. Il trend della propensione al maggior utilizzo del trasporto pubblico passa dal 41,6% del 2008 al 42,9% del 2010. I suoi più convinti fautori sono i segmenti socio-anagrafici che costituiscono le fasce più forti di consumo di mobilità: uomini (43,7%), di età tra 30 e 45 anni (47,2%), con un’istruzione elevata (52,3%). La domanda, inoltre, risulta più alta nel Centro (45,2%) e nelle grandi città (50,2%).

Questa domanda si scontra però con la realtà di un 83% degli intervistati che dichiara di non aver fatto alcun cambiamento nell’uso dei diversi mezzi di trasporto. Come si evince dai dati, a Perugia potremmo avere un bacino potenziale molto ampio di utenti disposti al cambio modale, all’abbandono del mezzo privato a favore del trasporto pubblico. Un bacino destinato ad ampliarsi con la crisi economica.

Occorre dunque agire ancora più fortemente sugli incentivi in grado di modificare i comportamenti. Noi stiamo lavorando per potenziare il servizio di trasporto flessibile e a chiamata, per sperimentare strumenti come il car pooling e il car sharing, per introdurre la corsa monomodale a prezzi contenuti, e stiamo progettando il nodo intermodale di San Marco, che collegherà area a domanda debole con la fascia del trasporto urbano.

Il problema è che ci scontriamo ancora una volta con i pesanti tagli della manovra del governo, che andrà a colpire nuovamente la mobilità e i servizi del trasporto pubblico locale. In più, ci dobbiamo confrontare con egoismi particolaristici che di certo non agevolano la razionalizzazione in atto del sistema del trasporto pubblico regionale.

Non ci rassegneremo, convinti che bisogna rispondere positivamente alla buona disposizione che questa indagine di Isfor riscontra, con tutto vantaggio per la qualità della vita e dell’ambiente nelle nostre città. Cercheremo, quindi, di reperire risorse combattendo l’elusione, di razionalizzare i servizi ed eliminare gli sprechi, ma anche di avanzare la proposta di una lotta reale all’evasione fiscale a Perugia, perché il servizio del trasporto pubblico è essenziale per le fasce più deboli dei cittadini (giovani e anziani) ed è centrale per una città sostenibile”.

Condividi