PERUGIA - Audizione dei sindacati medici e del comparto della sanità regionale alla 3° Commissione consiliare permanente dell'Umbria sulla procedura di messa in mora degli operatori sanitari. Argomento particolarmente sentito in tutta la comunità medica e scientifica regionale dopo gli avvisi della Corte dei conti che stanno creando sconforto e paure nei professionisti. 

Il segretario generale regionale della Federazione Medici Veterinari Dirigenti Sanitari della Cisl Umbria, Tullo Ostilio Moschini, è intervenuto sottolineando il ruolo dei professionisti nel Servizio sanitario nazionale. In particolare, per quanto riguarda il nuovo corso della sanità umbra, il segretario ha ribadito la richiesta, da anni inattesa, di un censimento completo dei professionisti e di una loro adeguata valorizzazione e l'arruolamento di nuovo personale attraverso graduatorie dei specialisti in formazione in uscita, prima che siano assunti dalle altre regioni.

Moschini ha proposto alla commissione una serie di iniziative istituzionali tra cui la verifica di tutti gli atti delle quattro Aziende socio-sanitarie riguardanti i contenziosi e le transazioni effettuate, con riscontro del ruolo o meno dei professionisti coinvolti, della conoscenza o meno del contenzioso da parte degli stessi, della responsabilità personale e professionale in relazione a quanto transato. E ancora: accesso alla documentazione da parte dei professionisti, verifica dell'obbligo di legge e contrattuale di copertura assicurativa o fondo da parte delle Aziende per la responsabilità civile verso terzi e verso prestatori d'opera. Confronto diretto del presidente della giunta e dell'assessore alla Sanità con la Corte dei conti: per stabilire un rapporto e concordare eventuali procedure eque, oggettive e trasparenti con successivo atto di indirizzo regionale alle Aziende. 
Su questo punto la presidente Tesei già si è attivata in tal senso. E ancora, il segretario generale Cisl Medici Umbria ha chiesto alla commissione di sollecitare governo e ministeri competenti al fine di adottare i decreti attuativi della legge 24/2017 Gelli-Bianco per quanto concerne l'obbligatorietà per le compagnie assicurative di copertura per tutti i professionisti coinvolti in contenziosi. Infine Moschini ha proposto la modifica della normativa nazionale riguardante il procedimento penale avente ad oggetto la responsabilità sanitaria, considerando che è presente solamente in Italia e in Polonia, attraverso la depenalizzazione dell'atto medico-sanitario. Questione fondamentale per il superamento della "medicina difensiva" con il ripristino di una normale gestione del paziente per la sicurezza delle cure e con il recupero conseguente di notevole risorse per il Servizio sanitario nazionale.

Oltre l'audizione, la segreteria regionale della Cisl Medici Umbria chiede all'assessore e al nuovo direttore generale di potersi attivare per la stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità secondo la normativa approvata.

Condividi