ROMA - "Tutte le sentenze dicono che Guede non è stato l'esecutore materiale, fatto che gli è valso la concessione delle attenuanti. La Corte d'Appello di Firenze ora sbaglia clamorosamente nel sostenere che potrebbe aver agito da solo": così l'avvocato di Guede Tommaso Pietrocarlo ha chiesto alla Cassazione di accogliere il ricorso, suo e della collega Monica Grossi, contro la decisione della Corte d'Appello di Firenze che ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione del processo per 'contrasto tra giudicati' dopo l'assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher.

Il sostituto procuratore generale della cassazione Ferdinando Lignola ha invece chiesto di rigettare l'istanza e di confermare quindi la decisione dei giudici fiorentini.
Stessa posizione dell'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher, secondo il quale ci sono "riscontri granitici" della presenza di Guede nella casa del delitto.

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