TERNI - "Lo sviluppo di un territorio si basa sulla progettualità e le prospettive delle aziende presenti nel territorio". Così Maria Elisabetta Mascio, candidata di centrosinistra alle elezioni suppletive al collegio Umbria 2 del Senato che si terranno il prossimo 8 marzo, sui dati forniti dalla Fiom Cgil. Dati che parlano di 2.050 metalmeccanici in meno sul territorio ternano rispetto al 2008 e delle ore di cassa integrazione straordinaria che sono raddoppiate, passando da 110 mila a 220 mila ore.

"Dobbiamo richiedere alle aziende sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, ma senza rinunciare alla produttività" aggiunge la candidata di centrosinistra. Per quanto riguarda la situazione di Ast, al centro del tavolo tra sindacati e Regione che si è tenuto mercoledì, la Mascio esprime parole di apprezzamento "per l'impegno di riconversione green nel solco del percorso che la multinazionale ha già voluto intraprendere". Ma sul futuro "va garantita una prospettiva che consenta di non perdere ancora preziose maestranze e che non sia ulteriore elemento di impoverimento di risorse umane e professionali del territorio".

Il territorio di Terni è secondo nella classifica nazionale per la presenza di multinazionali, ma non sono solo le grandi aziende a sentire il peso della crisi economica che proprio dal 2008 si trascina fino ad oggi.

"La perdita di aziende storiche come la Elettroterni e la Semitec nel territorio di Terni, così come la situazione della Ex Merloni dove si parla di 345 esuberi su 595 lavoratori per gli 
stabilimenti di Fabriano e Nocera Umbra, devono imporre alla politica massima attenzione  questi temi e alle azioni da intraprendere a tutela dei lavoratori e dell'ambiente".

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