Così Mario Capanna in un post pubblicato sulla sua Pagina Facebook
Sul referendum ha votato il 53,8 per cento degli aventi diritto. Il 46,2 per cento (poco meno della metà) se n’è infischiato: non è un bel segnale.
Che vincesse il sì al taglio dei parlamentari era scontato, sostenuto dai partiti populisti che, se gli elettori fossero cannibali, prometterebbero loro missionari da addentare a cena...
Ma che il 30 per cento abbia detto no al taglio della democrazia rappresentativa (approvato in Parlamento da circa il 97 per cento delle forze politiche) è un buon segnale. Dimostra che una parte significativa del Paese non si rassegna.
Quello alle regionali si configura come un voto conservatore, nel senso letterale: mira a conservare, sostanzialmente, lo status quo.
Dinanzi ai pericoli che si profilano di un autunno drammatico (persistenza del virus, disoccupazione montante, aumento della povertà relativa, incognite di impiego dei soldi europei ecc.), gli elettori hanno preferito non rischiare salti in avanti.
Una sorta di rannicchiamento securitario.
Elezioni taglia e cuci, dunque. Il cui risultato saliente - derivante dal combinato del voto referendario e di quello regionale - è di stabilizzare la legislatura e il governo Conte. La cui debolezza diventerà il collante della sua forza.
Le fibrillazioni ci saranno, come le risse all’interno di ciascun partito: la Lega non sta bene, crolla al sud e teme la concorrenza di Fdi, il Pd neppure nonostante lo scampato pericolo, i 5Stelle, spappolati alle regionali, sono alle prese con i problemi di leadership e di prospettiva, Fi è in fase di spegnimento, Renzi si è rivelato un... sacco di vento pieno di se stesso.
Tutti uniti perciò- ecco il punto - a evitare come la peste elezioni anticipate, dato anche il fatto che, per ognuno, si riducono le sedie parlamentari.
Di fronte a prospettive così complicate, quel 30 per cento di no resta un dato prezioso.
Ciascuno dei sinceri democratici, che l’ha determinato, ha il dovere di radicarne e moltiplicarne la consapevolezza e l’efficacia.
 

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