Saranno 127 i ciclisti umbri che prenderanno parte alla Maratona dles Dolomites che scatterà con i primi raggi di sole ad illuminare le vette dolomitiche alle 6,30 di domenica prossima 2 luglio da La Villa per concludersi a Corvara, in Alta Badia, una manifestazione giunta alla 31esima edizione che ogni anno vede al via circa novemila partecipanti provenienti da oltre 50 nazioni, novemila fortunati a fronte di oltre trentamila richieste di partecipazione e che si conferma come una delle granfondo più importanti al mondo.

Tra questi novemila anche l’Umbria farà la sua parte con 101 iscritti dalla provincia di Perugia e 26 da quella di Terni,  pronti ad affrontare, chi più chi meno in modo puramente agonistico, uno dei tre  percorsi in programma, 55, 106 e 138 attraverso i passi dolomitici che hanno fatto e fanno tuttora la storia del ciclismo come Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego, Giau, Valparola.

Una pedalata nello scenario dolomitico patrimonio mondiale Unesco su strade rigorosamente chiuse al traffico attraversando cinque valli ladine, Badia, Fodom, Fassa, Gardena e Ampezzo per essere protagonisti di un evento mondiale che va ben oltre il puro ambito agonistico, che guarda anche al sociale in modo serio, a cui ogni amante delle due ruote sogna di partecipare almeno una volta. E anche quest’anno tra i nostri ciclisti spicca su tutti penna bianca Fabrizio Ravanelli, in corsa con il numero 37 per aspirare alle parti alte della classifica, mentre in campo femminile Silvia Poggesi col 1899, sempre protagonista sulle strade dolomitiche. La Maratona si lega a un tema preciso: l’argomento scelto per questa edizione è l’Amore,  che in questo caso fa essere compagni in un viaggio su due ruote a pedali che ogni anno si rinnova e che  accoglie  nel bel mezzo dei Monti Pallidi migliaia di ciclisti da ogni parte del mondo che oltre alla passione per la bicicletta condividono quella verso un patrimonio unico come quello delle Dolomiti, patrimonio che va sempre più rispettato, tutelato, protetto e salvaguardato perché appartiene a tutti. Il ciclismo su strada è una pratica in espansione ovunque, e le Dolomiti sono il terreno ideale per vivere nel modo migliore questo sport unico, e come sempre sarà una emozione da vivere intensamente nonostante la fatica in un ambiente unico al mondo di incomparabile bellezza ed anche per i nostri rappresentanti sarà sicuramente così. Lu.Ucc.

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