TERNI - Sabato prossimo, 8 ottobre, si terrà il primo Convegno promosso dall’A.U.Ma.T (associazione umbra malati tiroidei) con la partecipazione dell' A.I.P.Ad.(associazione italiana pazienti addison).
Appuntamento alle 14 e 30 nella sala conferenze dell’ Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.
A introdurre i lavori sarà il dottor Camillo Giammartino, responsabile del reparto di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Terni, che parlerà delle malattie tiroidee autoimmuni. A seguire gli interventi della dottoressa Federica Burzelli, che parlerà di malattia di Addison e malattie tiroidee autoimmuni, del professor Alberto Falorni, del Dipartimento di medicina interna e scienze endocrino metaboliche, del professor Corrado Betterle, endocrinologo dell’Università di Padova, che illustrerà le vecchie e nuove terapie nella Malattia di Addison.
Gli specialisti presenti al convegno risponderanno alle domande dei pazienti e chiariranno i dubbi dei tanti ternani che purtroppo sono affetti da malattie della tiroide

“L’A.U.Ma.T – dice il presidente, Elio Proietti - è un’associazione che ha l’ambizione di essere punto di riferimento di migliaia di persone affette da patologie tiroidee. Convinti che la prevenzione è fondamentale per combattere una malattia che è in costante aumento”.
L’Aumat è nata come onlus a supporto del paziente affetto da malattie tiroidee. Ed è nata con per contribuire a risolvere i problemi che il paziente incontra quando incrocia il mondo della sanità: accoglienza, informazione, comunicazione, integrazione. Non è un caso che uno dei fondatori, nonché vice-presidente della onlus, è Camillo Giammartino, responsabile del reparto dedicato alle patologie tiroidee del Santa Maria.  
“Per raggiungere questi obiettivi – dice Elio Proietti - i soci fondatori (malati, sostenitori, medici) offrono volontariamente il proprio tempo ponendo al centro le esigenze del malato. Le principali attività dell’associazione sono l’informazione, la divulgazione di materiale, il volontariato tra i degenti dell’ospedale, l’organizzazione di convegni e spettacoli di beneficienza”.
L’Aumat nasce dalla constatazione che le malattie tiroidee colpiscono un gran numero di persone.
“E’ per questo che abbiamo sentito la necessità di costruire questa associazione – dicono i fondatori- che raccoglie sia chi è colpito da queste malattie, sia chiunque voglia impegnarsi nell’offrire una corretta informazione ed un supporto in questo ambito”. L’Aumat si propone anche di realizzare una stretta collaborazione con gli specialisti, per fornire agli utenti un supporto corretto e appropriato ed elaborare una raccolta dati socio-sanitari. E soprattutto per fare volontariato, con la presenza assidua dei volontari nel reparto. Le risorse economiche per questa attività arrivano dalle quote dei soci fondatori e ordinari e donazioni da parte di privati, enti privati o commerciali.
 

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