ASSISI - È passata inosservata ad Assisi, anche se è comparsa sui media nazionali e regionali (si veda https://www.democratica.com/focus/sindaci-minniti-segretario-pd-lelenco-..., http://www.umbria24.it/politica/congresso-pd-25-sindaci-dellumbria-si-sc... e http://www.trgmedia.it/Sono-25-i-sindaci-umbri-del-Pd-a-sostegno-di-Minn... ), la presenza del sindaco della nostra città, Stefania Proietti, tra i 25 sindaci umbri che appoggiavano la candidatura a segretario nazionale del PD di Marco Minniti. Candidatura che è durata appena una ventina di giorni.

In Umbria l’ex ministro era sostenuto in primo luogo da 2 pezzi da 90 come Bocci e la Marini e questi 25 sindaci sono dunque loro espressione.

Il “barcone” di Minniti, che doveva essere appoggiato da Renzi e dai renziani, è però affondato in breve tempo, trascinando con sé anche i suoi sostenitori, che ora si devono ricollocare su un’altra scialuppa. Ma nel frattempo, perdonateci il francesismo, si sono “sputtanati”.

In questa condizione si trova dunque anche la sindaca di Assisi e anzi per lei il prezzo è ancora più pesante, perché ha sempre sostenuto di non essere legata al PD e di essere molto marcatamente civica. Non solo: come concilia lo spirito della Chiesa alla quale tanto si appella e le parole di Papa Francesco (“Nella condizione di chi emigra da guerre, povertà e disastri climatici riconosciamo noi stessi e il destino dell'uomo”) con il sostegno a Minniti, cui si deve quel decreto sull’immigrazione che per primo ha messo in discussione il principio di eguaglianza fra gli uomini?

Ma la realtà supera ogni affermazione verbale e i fatti parlano da soli. Già nella trattativa tra le liste a sostegno della Proietti e quelle perdenti a sostegno di Lunghi, per il ballottaggio alle elezioni comunali del 2016, ci fu un’anomalia politica: al tavolo con la futura sindaca c’era l’allora sottosegretario del governo Renzi Giampiero Bocci.

Come mai a trattare per un singolo comune si trovava un uomo del governo e non gli organismi dirigenti, locali e regionali, del PD? Evidentemente perché era lui e il partito che rappresentava a comandare le operazioni elettorali assisane, fuori dalle abituali prassi politiche.

Successivamente, all’incontro/pranzo che il PD fece a Rivotorto l’11 febbraio 2018 in occasione della campagna elettorale per le politiche, la sindaca si fece fotografare (e non era certo necessario essendo lei una civica) con tutto il gruppo dirigente locale del PD ed esponenti regionali (https://www.facebook.com/pdassisi/photos/a.1598033537147006/212805821414... e https://www.assisinews.it/politica/partito-democratico-politiche-2018/

 

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