PERUGIA - In Provincia di Perugia, tra luglio e settembre, la base imprenditoriale si è allargata di 110 imprese, con lo stock complessivo che ha toccato alla fine del mese scorso quota 72.701 unità, con un progresso rispetto a un anno fa dello 0,1% (57 in più). E' quanto emerge dai dati sulla natalità e mortalità delle imprese della provincia di Perugia, diffusi dalla Camera di commercio di Perugia.

Nel terzo trimestre sono state costituite 673 nuove imprese, a fronte delle 563 che hanno chiuso i battenti. Il saldo tra imprese nate e cessate nel periodo - riferisce la Camera di commercio - è positivo di 110 unità. Rispetto allo stesso periodo del 2017, nel terzo trimestre sono nate "appena" 13 imprese in meno, -1,9%.
Molto positivo, invece, viene considerato il dato delle cessazioni che scende di quasi il 10%, in valore assoluto 61 imprese in meno uscite dal mercato.

"La base imprenditoriale della nostra provincia si allarga, e questo ci conforta, ma procediamo a ritmi lenti, appena l'0,15% in più, e per di più inferiori al dato regionale, +0,19%, e a quello nazionale dello 0,20%" ha rilevato il presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni. "E' evidente - ha proseguito - che ci troviamo in una fase di stallo, in cui la base imprenditoriale perugina non riesce ad esprimere una dinamicità capace di fare crescita. Nel terzo trimestre appena concluso hanno aperto praticamente le stesse imprese di un anno fa (673 contro 684), mentre è molto positivo il dato delle chiusure, passate in un anno da 624 a 563".

Si conferma nell'ultima parte dell'anno - spiega ancora la Camera di commercio - la lenta, ma progressiva ridistribuzione dei rapporti tra le forme giuridiche delle imprese perugine. "Deciso" avanzamento delle società di capitali che al 30 settembre raggiungono quota 17.270 unità, con un tasso di crescita di +0,71% (cinque volte superiore al dato generale pari a + 0,15%).
In calo invece le società di persone che toccano i minimi con 16.033 unità.
Praticamente fermo lo stock delle imprese individuali, il più consistente dell'intera base imprenditoriale, attestato a quota 37.419 (+0,03%).

Riguardo alla situazione dei settori produttivi, in discesa risultano le costruzioni (- 1,1%), il commercio all'ingrosso e al dettaglio (-1,2%), le attività manifatturiere (-0,7%). In progressione il settore fornitura di energia elettrica e gas (+9%), il noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+4,3%), la sanità e assistenza sociale (+6,8%). Stabile l'agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,1%). 

 

Condividi