Libri di padre Marino Bigaroni ofm donati alla biblioteca comunale di Todi
TODI - Nella sala del Consiglio del Comune di Todi, si è svolta una breve cerimonia durante la quale il colonnello Luigi Bigaroni ha donato quattro volumi alla biblioteca comunale di Todi.
I volumi oggetto della donazione, tre dei quali opera di padre Marino Bigaroni (1919-2016), minore francescano, nato a Izzalini di Todi e morto a Santa Maria degli Angeli-Assisi, studioso di Francesco d’Assisi e intellettuale di vaglia, sono: Marino Bigaroni, “Montesanto di Todi, da monastero a Rocca dell'Albornoz”; Marino Bigaroni, “Contributo per la biografia ed il culto di Iacopone da Todi”; Marino Bigaroni, Elvio Lunghi e Hans Rudolf Meier, “La basilica di Santa Chiara in Assisi”; Aldebrano Micheli, “La Regia fabbrica d'armi di Terni e le sue armi”.
Alla cerimonia erano presenti il vicesindaco di Todi Claudio Ranchicchio, l'assessore alla cultura Alessia Marta ed il direttore dell'archivio storico cittadino, dottor Filippo Orsini.
Il vicesindaco Ranchicchio e l'assessore Marta hanno ringraziato il col. Bigaroni - di famiglia tuderte - per la donazione mentre il dottor Orsini ha sottolineato come la famiglia Bigaroni sia una presenza radicata nel territorio tuderte (dagli archivi risulta la presenza di un Domenico Bigaroni nel 1703).
Padre Marino, che si era laureato in lettere alla Sapienza di Roma, é stato anche apprezzato insegnante nelle scuole superiori di Assisi, a cominciare dal liceo. Il Bigaroni è stato anche curatore della biblioteca monumentale francescana della Chiesa Nuova di Assisi, sestuplicando il numero dei volumi presenti (arrivati a 24.000, schedati e computerizzati). Ha promosso anche il restauro degli incunaboli conservati in biblioteca, traducendo gli scritti di Frate Leone e di altri frati contemporanei al Poverello e proponendoli nella “Compilatio Assisensis” uno dei più di 40 saggi scritti da padre Marino. Dagli incunaboli lo studioso ha ricavato anche la melodia del “Cantico di frate sole”, una composizione che è stata eseguita in prima mondiale, sia pure in parte, dal tenore frate Alessandro, il giorno del funerale del Bigaroni, nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Padre Marino scoprì anche la cassa mortuaria di San Francesco e di Santa Chiara nei sotterranei della basilica della Santa, subito dopo il terremoto del 1997 e pubblicò interessanti studi sul ritrovamento. Purtroppo la morte ha impedito ulteriori approfondimenti sui quali stava alacremente lavorando.
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