"Solo qualche mese fa avevamo espresso tutte le nostre preoccupazioni per l'importante crisi che ha investito, tra gli altri, il settore dell'aeronautica e per le pesanti ricadute sull’occupazione, in particolare tra i lavoratori in somministrazione, i quali, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, avrebbero potuto trovarsi senza lavoro. Purtroppo le nostre preoccupazioni in questi giorni si sono trasformate in realtà”. Lo scrivono in una nota Vanda Scarpelli, Nidil Cgil Perugia, Rocco Ricciarelli, Felsa Cisl Umbria e Roberta Giovannini Uiltemp Umbria che riferiscono di oltre 40 comunicazioni inviate da una agenzia interinale in questi giorni ai lavoratori, che annunciano la mancanza di ore e definiscono un percorso che potrebbe portare al licenziamento tra qualche mese. Queste nuove comunicazioni si aggiungono ad almeno altri 50 già inviate in precedenza. 
"É necessario che da subito si avvii la task-force regionale contro i licenziamenti - affermano i sindacati - visto che, seppure fino al 31 marzo ci sarebbe il blocco, di fatto questo non vale per i lavoratori somministrati. Lavoratori che, in questo caso, peraltro, hanno grandi professionalità e specifiche competenze, ma rischiano di essere invisibili nella lotta contro la disoccupazione. Da subito è necessario che si avvii, anche nella nostra regione, il potenziamento dei centri per l'impiego e si rafforzino le politiche attive del lavoro. Infine - concludono Scarpelli, Ricciarelli e Giovannini - abbiamo più volte sollecitato anche una interlocuzione con il sindaco di Foligno, Comune in cui sono situate alcune aziende fortemente colpite da questa crisi. Pensiamo che sia necessario sperimentare percorsi e azioni di ogni genere per non rendere più precari gli ultimi della filiera del lavoro”.

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