di Stefano Cristiano.

Leggo che il Presidente Fontana accusa il governo per la situazione drammatica nella quale, purtroppo, versa la sua regione. Detto che io la penso come Orlando, ovvero che da questa crisi dovremo uscire rivedendo radicalmente la regionalizzazione del sistema sanitario optando per un suo potenziamento (in termini di operatori sanitari, strutture, mezzi, risorse per la ricerca ecc.), e condividendo il fatto che probabilmente ci sono stati ritardi ed errori che dovranno essere valutati una volta finita la pandemia, detto tutto ciò mi permetto di fare alcune osservazioni ed una considerazione:
1) Negli ultimi 25 anni la Regione Lombardia è stata governata dai seguenti presidenti e dalle seguenti coalizioni:
1994-1995 Arrigoni (Lega) Lega, PPI, PSI;
1995-2000 Formigoni (FI), FI, AN, CCD, CDU;
2000-2005 Formigoni (FI), FI, LN, AN, UDC, PP;
2005-2010 Formigoni (FI), FI,LN, AN, UDC;
2010-2013 Formigoni (PdL) PdL, LN;
2013-2018 Maroni (LN), LN, PdL, FdI, PP;
2018-2020 Fontana (LN), LN, FI, FdI, NcI, UDC, EpI.
2) Durante questi anni il processo di smantellamento e privatizzazione del sistema sanitario è stato tumultuoso. Un solo dato: nel 2017 il solo valore dei ricoveri ordinari e in day hospital del Gruppo San Donato in Lombardia raggiunge i 757,3 milioni di euro mentre il valore dei ricoveri trattati dai 7 ospedali pubblici della ex ASL di Milano città raggiunge i 744,1 milioni di euro.
3) Che i dati sul Covid 19 a ieri ci dicono questo:
a) Rappotro Tamponi fatti/casi positivi:
Veneto 8,40%, Toscana 12,95%, Italia 19,83%, Lombardia 35,91%.
b) Rapporto Tamponi/abitanti:
Veneto 2,45%, Lombardia 1,28%, Toscana 1,09%, Italia 0,96%
c) Rapporto deceduti/casi positivi:
Toscana 5,08%, Veneto 5,26%, Italia 12,07%, Lombardia 17,28%.
d) Rapporto deceduti/abitanti:
Toscana 0,007%, Veneto 0,010%, Italia 0,023%, Lombardia 0,079%.
Credo che trarre conclusioni ora in piena tempesta, con i morti e i malati che riempiono di dolore i nostri cuori sarebbe sbagliato e forse anche cinico, detto ciò forse il presidente della regione Lombardia, prima di tutto per il bene dei cittadini e delle cittadine che amministra, anziché lamentarsi dei presunti ritardi del governo o della protezione civile, dovrebbe riflettere più approfonditamente sulla politica sanitaria della sua regione e su cosa non ha funzionato nella risposta all'emergenza.

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