PERUGIA - L’Umbria gode nel mondo di una considerazione privilegiata. È considerata una terra dove la qualità della vita, i beni culturali e artistici, i beni ambientali esprimono un valore altissimo. Si potrebbe fare di questo un volano di sviluppo sostenibile. Ma è proprio così? Ci sono molti esempi che dicono il contrario.

Consideriamo il consumo di suolo. Alcune città dell’Umbria, tra cui Perugia, hanno una crescita del consumo di suolo rapportato alle loro dimensioni, tra le maggiori d’Italia. Le periferie delle nostre città hanno ampi segni di edilizia senza qualità e mancato rispetto del paesaggio. I grandi centri commerciali svuotano i borghi e i centri storici, cementificando di ampie aree agricole di pregio.

Gli allevamenti intensivi hanno provocato vere distruzioni ambientali. Il territorio è fragile ed esposto ad alluvioni e dissesti. Alcune industrie sono un fattore permanente di inquinamento dell’aria e del territorio.

Le discariche costituiscono un rischio incombente e seguitano a crescere.

Le cave minacciano il corso dei fiumi.

Il traffico automobilistico domina i movimenti della popolazione. Questo deve essere un tema dominante del prossimo governo e l’indifferenza, anzi l'ostilità su questi temi della destra rende la sua sconfitta un vero esercizio di salute pubblica.

Dare vita ad un vasto piano di risanamento idrogeologico, una politica dei rifiuti che chiuda il cerchio tra produzione e riutilizzo eliminando le discariche, la fine del consumo di suolo e il recupero dei centri storici e dei borghi, queste devono essere le priorità di investimento delle risorse pubbliche regionali ed europee.

Un piano di questo tipo avrebbe anche effetti straordinari sulla occupazione e sulla creazione di lavoro.

Bisogna scegliere, non disperdere le risorse in mille rivoli ma fissare le priorità e perseguirle fino in fondo. Il centrosinistra passato ci ha lasciato una eredità di insipienza e trascuratezza. L’ Umbria rinasce se punta a diventare davvero la terra della qualità della vita e della qualità del suo ambiente ineguagliabile.

Coordinamento regionale SINISTRA CIVICA UMBRA

 

 

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