di Stefano Vinti 

Jean-Luc Mélenchon ci pone un problema grande dei nostri tempi. A Parigi, durante la grande lotta dei lavoratori e del popolo francese contro le politiche sociali di Macron, e contro il liberismo ,dice: " Non difendiamo solo il diritto di godere di una pausa della nostra esistenza. Affermiamo, soprattutto, che il tempo della vita non è solamente il tempo vincolato al lavoro socialmente utile, ma anche il tempo libero. Il tempo libero non è un momento di inattività, ma un tempo di cui disporre quando possiamo decidere noi cosa fare: vivere, amare, prenderci cura dei nostri cari, leggere poesie, dipingere, cantare, anche non fare nulla, oziare. Il momento in cui possiamo essere totalmente umani. Loro dicono che "bisogna lavorare di più". Perché? La chiave dell'avvenire e del futuro non è produrre ancora di più, ma produrre in maniera migliore e per farlo dobbiamo lavorare meno! La chiave di un futuro ecologico è lavorare meno così che la fatica possa essere più equamente ripartita tra tutti".
Condivido pienamente l'essenziale del ragionamento di Melenchon. " Lavorare meno lavorare tutti, per vivere meglio"

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