di Stefano Vinti 

Il nostro Paese è destinato a perdere un gran numero di abitanti: secondo l'Istat, nel 2080 scenderanno da 59 a 46 milioni. Ma con differenze territoriali molto marcate. A Nord il calo sarà del 9,5 per cento (da 27,4 a 24,8 milioni), al Centro del 20,5 per cento (11,7 a 9,3 milioni) e nel Mezzogiorno addirittura del 39,8 per cento (da 19,9 a 11,9 milioni). La causa di questo divario saranno i flussi migratori, esterni e interni. Il risultato sarà  che il 54 per cento della popolazione si concentrerà al Settentrione, mentre sarà al Sud desertificazione.
Nel 2024 le nascite saranno 380 mila contro le 577 mila del 2008.
Un eventuale aumento della natalità non basta a evitare il baratro, solo gli immigrati possono attenuare il declino.
Ma le attuali politiche sulla immigrazione del governo Meloni  non affrontano il dramma demografico dell'Italia, anzi tutt'altro.
( spunto tratto dal corriere della sera)

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