PERUGIA - Stanno volgendo al termine, si concluderanno alla fine di maggio 2017, i 'Laboratori della memoria' nei luoghi teatro di eventi significativi della storia del Novecento della regione (Pissignano, Colfiorito, Le Prata, Pietrafitta, Tavernelle, Ruscio) finalizzati a fare educazione alla cittadinanza attraverso la storia, avviati dallo scorso mese di marzo dall’Isuc, l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea. Il tema centrale dell’iniziativa, alla sua dodicesima edizione, è la Seconda guerra mondiale.

È il Parco ad ospitare i laboratori che si svolgono a Colfiorito, in particolare una delle casermette che costituivano il 'Campo per internati civili montenegrini di Colfiorito' dove oggi si trova il Museo Naturalistico e dove in futuro dovrà essere allestito il 'Museo della Memoria'. I Laboratori dell’Isuc costituiscono un appuntamento per circa ottocento studenti che annualmente salgono i declivi dell’Appennino Umbro-Marchigiano o raggiungono le vallate che in passato furono giacimenti di lignite. Una macchina complessa, sotto la responsabilità organizzativa di Marco Biscardi e quella scientifica di Dino Renato Nardelli e Tommaso Rossi dell’Isuc; che per funzionare necessita di sinergie interistituzionali, quali quella dei comuni di Nocera Umbra e Foligno. Per due mesi vengono inoltre mobilitate associazioni culturali quali l’Associazione Monte Selva e l’ANPI Sezione '17 Aprile' di Nocera Umbra.

Questi i titoli dati a ciascun laboratorio: Colfiorito (Il campo di Colfiorito. Un mondo in parallelo); Le Prata di Nocera Umbra (Il postino, il capitano e gli altri. Montenegrini partigiani sulla montagna nocerina. 1943-1944): Pissignano di Campello sul Clitunno (Deportazione ed internamento in Umbria. Pissignano pg n. 77. 1942-1943); Pietrafitta e Tavernelle (Prigionieri slavi in miniera 1942-1943. Il campo di lavoro n. 3144 - pm 3300 di Pietrafitta-Tavernelle); Ruscio di Monteleone di Spoleto (Neri di polvere di lignite. Il campo per prigionieri di guerra n. 117 di Ruscio. 1942-1943). 

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