PERUGIA – "E' un tema interessante quello affrontato oggi, con la partecipazione di istituzioni, operatori e comunità locali, che riguarda i giovani che hanno avuto problemi con la giustizia. Dobbiamo provare tutti insieme a dare loro un'opportunità per costruire una vita migliore. L'obiettivo è valorizzare le buone pratiche costruite in questi anni coinvolgendo tutte le realtà territoriali ed utilizzando anche le risorse comunitarie che abbiamo a disposizione. Tale percorso si inserisce all'interno del piano sociale regionale che dà risposte e soprattutto speranze a chi si è trovato a vivere un momento di difficoltà ed avere problemi con la giustizia. I giovani che vivono tali difficoltà vanno aiutati e non abbandonati. L'Umbria è attiva, presente e vuole attraverso questi momenti formativi cercare di valorizzare le tante esperienze sviluppate. Esperienze che possono essere messe a sistema e diffuse a livello regionale, in collaborazione con le comunità, gli organi di giustizia, gli enti locali. I giovani non sono soltanto il nostro futuro, sono già oggi una risorsa e meritano la nostra attenzione".

E' quanto sottolineato da Luca Barberini, Assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, intervenendo a Villa Umbra ai lavori del seminario "Comunità di pratiche: la responsabilità educativa in un welfare partecipativo e solidale. Una giustizia per la comunità, nella comunità".

Il seminario, promosso da Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile, Regione Umbria, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Risorse&Talenti, Cesvol, si inscrive nella filosofia d'intervento dell'Ufficio di servizio Sociale per i Minorenni dell'Umbria, orientata a valorizzazione il capitale sociale delle comunità locali, a costruire comunità di pratiche e modelli operativi sperimentali attraverso la messa in rete di esperienze, competenze e narrazioni di cui è espressione il territorio, al fine di promuovere armonici processi di crescita e di inclusione sociale dei minori e giovani adulti in carico alla Giustizia Minorile.

L'iniziativa, rivolta alle istituzioni, all'associazionismo locale, alle organizzazioni del privato sociale e del volontariato, ha registrato oltre cento iscrizioni.

Dopo i saluti istituzionali sono intervenuti Antonio Pappalardo, Dirigente Centro Giustizia Minorile Toscana e Umbria, Patrizia Arbato, Direttore Ufficio servizio Sociale Minorenni dell'Umbria, Luciana Silvestris, psicologa Altre Destinazioni "Progetto Re.Col - Riparazione comunità locale", Sara Bodio e Fabiana Codiglioni, APS Risorse & Talenti.

Nel corso della lavori si sono alternati numerosi interventi di psicologi, professori universitari, esponenti del mondo dell'associazionismo. La giornata formativa si è conclusa con una tavola rotonda "La responsabilità educativa in un welfare partecipativo e solidale", moderata da Mario Schermi, formatore dell'Istituto Centrale di Formazione, Dipartimento della Giustizia Minorile - Ministero della Giustizia.

 

 

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