PERUGIA - La Giunta regionale, su proposta dell'assessorato all'istruzione, ha deliberato l'istituzione di una cabina di regia per il coordinamento degli interventi in materia di offerta formativa e programmazione della rete scolastica. La decisione è arrivata in seguito all'esigenza espressa da tutti i componenti della "Conferenza di Servizio permanente per l'attuazione del Decreto Legislativo 112/98", nel momento della concertazione del "Piano della Programmazione della rete scolastica e dell'Offerta Formativa – Anno Scolastico 2018/2019" e in particolare dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria nel parere al Piano trasmesso alla Regione. In questa fase infatti si è verificata la necessità di un coordinamento generale che si occupi dell'offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica in tutta la regione, per analizzare, con tutti i soggetti coinvolti, le esigenze di razionalizzazione degli indirizzi esistenti, anche in considerazione delle caratteristiche socio-economiche dei territori interessati e del trend demografico.

Faranno parte della Cabina di regia la Regione Umbria, con funzioni di coordinamento, le Province di Perugia e Terni, l'ANCI regionale, e l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria. L'assessorato regionale all'istruzione sottolinea come la stessa cabina di regia potrà essere convocata per Ambito territoriale ed essere integrata a livello dei 5 Ambiti regionali con i sindaci e/o gli assessori all'istruzione interessati e con il coinvolgimento del mondo del lavoro e di altri soggetti particolarmente rappresentativi del territorio.

La Giunta regionale infatti aveva ricevuto il mandato dall'Assemblea Legislativa, attraverso un ordine del giorno "a costituire una cabina di regia inter istituzionale, composta da rappresentanti degli enti locali, del mondo della scuola e del mondo del lavoro, al fine di verificare l'efficacia dell'offerta formativa e la sua rispondenza sul territorio ai bisogni formativi e di mercato, anche in relazione al nuovo quadro normativo introdotto dai decreti attuativi della "Buona Scuola" che sono tuttavia ancora in corso di approfondimento con i relativi regolamenti."

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