PERUGIA - “Vogliamo costruire insieme un programma triennale di lavoro che sappia interpretare e dare risposte al disagio dei giovani, partendo anche dal presupposto che le politiche giovanili intrecciano molti ambiti”: non si presenta con una ricetta pronta l’assessore regionale alla Coesione sociale, al Welfare e alla Salute, Luca Barberini, alla riunione che stamani, a Palazzo Donini a Perugia, ha ufficializzato l’insediamento della Consulta regionale dei giovani. Al contrario, Barberini dopo aver ascoltato le proposte dei rappresentanti intervenuti, ha rimarcato che il “programma di lavoro della Consulta non è definito e che va costruito insieme per dare opportunità e aprire prospettive verso il futuro ai giovani della nostra regione la cui presenza è sempre più in calo e che vivono momenti di solitudine.  Di conseguenza – ha detto - sarebbe utile l’organizzazione di tavoli tematici finalizzati ad analizzare e raccogliere i bisogni su vari versanti, dal lavoro, alla salute, alla formazione, alla cultura, per poi elaborare iniziative e proposte da mettere a disposizione della comunità regionale”.

“Abbiamo giovani che crescono e si formano nella nostra comunità  e che poi mettono a frutto il loro sapere in contesti lavorativi fuori regione - ha riferito Barberini, che è presidente della Consulta dietro nomina della presidente della Regione, Catiuscia Marini – Un ‘investimento mal riuscito’ quindi, se si pensa a quanto si spende per la formazione delle nostre giovani generazioni che poi, sfruttano altrove il loro patrimonio formativo”.

L’assessore Barberini ha quindi proposto “di avviare insieme anche una riflessione importante per veicolare al meglio anche l’informazione sui vari strumenti e sulle azioni messe in campo dalla Regione per favorire la formazione e l’inserimento lavorativo dei giovani”.

In questo contesto, proprio per garantire una maggiore circolazione delle notizie che, spesso nel caso delle politiche giovanili è frammentaria, è stato proposto di realizzare un magazine online che riporti, oltre ad una sezione di informazioni pratiche, approfondimenti, riflessioni e notizie che facciano emergere la voce dei giovani, anche attraverso il protagonismo dei territori di appartenenza.

L’assessore Barberini, ricordando che “la legge regionale  n.1 del 2016 era dedicata alle politiche giovanili”, ha evidenziato: “La Regione intende rilanciare la Consulta come strumento utile a tutti noi per una politica che non si chiude nelle mura dei luoghi istituzionali, ma che individua percorsi di crescita delle nuove generazioni attraverso un confronto diretto e dando spazio ai singoli territori con il coinvolgimento delle 12 Zone sociali e dei Comuni”.

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