PERUGIA - “Ci risulta che per il servizio di imbustamento, sigillatura e etichettatura delle lettere, l’USL Umbria 1 abbia deciso di impiegare il personale infermieristico specializzato, oltre a quello amministrativo. In sintesi, la pianta organica infermieristica specializzata, chiamata a operazioni assistenziali delicate e a quelle domiciliari, già fortemente ridotta, viene impiegata a imbustare certificati vaccinali. In questo modo vengono sottratte ore di servizio alla cittadinanza, con il rischio di non poter rispondere in modo adeguato alle esigenze dei pazienti”: lo afferma il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (RP), che annuncia sull'argomento un'interrogazione alla Giunta.

Nell'atto ispettivo, De Vincenzi chiede di “conoscere le motivazioni per le quali l’USL Umbria 1 abbia ritenuto opportuno di dover impiegare in questo modo il personale infermieristico specializzato. Inoltre, poiché tale attività di preparazione delle spedizioni avviene in orario di lavoro, anche per queste attività logistiche gli infermieri godono del cosiddetto 'recupero ore', come da contratto di categoria, mettendo a serio rischio la continuità di un servizio necessario per il benessere quotidiano di una buona fetta di cittadinanza. Chiediamo conto al governo regionale, inoltre, di definire se questa attività pro tempore da parte del personale infermieristico sia compatibile con le competenze professionali stabilite dagli accordi sindacali”.

“Con la legge '119/2017', recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci” – spiega De Vincenzi – tutte la USL del territorio italiano sono chiamate a informare i cittadini sulle modalità di vaccinazione dei propri figli. A seguito di una decisione della Giunta regionale umbra, le nostre USL fanno recapitare direttamente a casa dei genitori dei minori da 0 a 16 anni i certificati vaccinali, in modo da 'fornire una soluzione tempestiva, capillare e semplice alle famiglie, evitando disagi, file ai centri di salute e accessi inutili', come ha recentemente dichiarato l’assessore alla sanità Barberini, ma ciò non può andare a scapito dei servizi che solitamente gli infermieri specializzati svolgono per le attività assistenziali e domiciliari, anche considerando che solo l’USL Umbria 1 ha in carico circa 120mila certificati da far recapitare”. 

Condividi