MAGIONE - E' formalmente indagata, a piede libero, per omicidio volontario la figlia di Augusta Brunori, la sessantanovenne uccisa ieri con una coltellata alla schiena all'esterno di una villa di Magione. Lo scrive oggi il quotidiano La Nazione.

Stando alla ricostruzione degli organin inquirenti il delitto sarebbe avvenuto vicino all'ingresso della dependance dells villa dove la giovane viveva con il padre dopo la separazione dei genitori. L'uomo si era però dovuto assentare e per questo la ex moglie si era recata lì per non lasciare sola la figlia, già seguita dai servizi psichiatrici e ora ricoverata all'ospedale di Perugia.

E' stata lei a dare l'allarme chiamando il Csm, sostenendo prima che la madre era stata uccisa durante una rapina e poi, con un amico, che si era suicidata. Sentita dal magistrato, alla presenza di un legale, la giovane è apparsa in stato confusionale ma ha comunque negato di avere ucciso la madre.

Originaria di Serra Sant'Abbondio, nel pesarese, Augusta Brunori si era trasferita prima nel Lazio e poi in Umbria al seguito del marito finanziere (dal quale si era poi separata) e della figlia 34enne che sarebbe stata anche ospite di una comunità di recupero per problemi di dipendenza da alcol e droga e con la quale erano frequenti i litigi, tanto che già in passato avrebbe attentato alla vita della madre. sempre servendosi di un coltello.

La giovane è stata portata al reparto psichiatria dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

 

 

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