ROMA - "La situazione in Umbria è vergognosa, le intercettazioni sono molto chiare, dal punto di vista giudiziario è chiaro che si è sempre innocenti fino a prova contraria ma la responsabilità politica è gravissima. La rimozione del segretario (regionale, ndr) Bocci non è sufficiente e, in caso di coinvolgimento provato, la Presidente della Regione Marini si deve dimettere come si fa in ogni Paese normale. Perderemo l'Umbria? Perderemo l'Umbria, ma lo faremo con onore, perché in politica mantenere l’onore è la prima cosa". Così Carlo Calenda ex ministroall'economia nei governi Renzi e Gentiletti e capolista alle prossime Europee, intervistato a Radio Anch'io.

A stretto giro di posta arriva poi il carico da undici del segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti che, rispondendo ad una domanda alla Stampa estera sull’inchiesta in Umbria, ha detto: "Confido nel senso di responsabilità e nelle valutazioni della presidente Marini perché faccia ciò che è meglio per l'Umbria e la sua comunità".

Intanto da Perugia rimbalza la notizia che sono cominciati davanti de capoluogo umbro gli interrogatori di garanzia per l'indagine sui presunti concorsi 'pilotati' per le assunzioni all'ospedale di Perugia.
In larticolare sono stati sentiti i primi tre dipendenti dell'Azienda ospedaliera interdetti dalla loro attività per sei mesi.
Gli interrogatori proseguiranno giovedì e venerdì prossimo.

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