PERUGIA - "Una proposta assai concreta per tentare di uscire 'insieme e onorevolmente' da uno stallo di lunga data sul tema degli inceneritori": è quello che propone il capogruppo Cinquestelle in consiglio regionale, Andrea Liberati, in una 'lettera aperta' diretta alla presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, "in vista - sottolinea - della quarta notte di presidio a Palazzo Cesaroni".

Come è noto il gruppo M5S, con il rinforzo di quello della Lega Nord, presidia dal pomeriggio di martedì scorso l’aula consiliare di Palazzo dei Priori: una mossa spettacolare, ma evidentemente troppo azzardata, considerato anche lo scarso seguito di opinione pubblica ottenuto, dalla quale le due componenti politiche di opposizione non sanno come uscire. Ed ecco allora che, per evitare una resa incondizionata, Liberati si rivolge ora alla Marini suggerendole di chiedere "il parere delle amministrazioni comunali e dei sindaci interessati dagli effetti dei nuovi inceneritori". In questo caso, promette Liberati, "toglieremmo 'd'ufficio' le tende dall'Assemblea legislativa, riprendendo le attività istituzionali ordinarie".

A questo punto c'è da chedersi: vorrà la governatrice umbra concedere ai tre spossati consiglieri occupanti l’onore delle armi, così che possano finalmente tornare a riposare nei loro talami domestici? Anche perché sarà dura, altrimenti, arrivare a martedì prossimo, quando il Consiglio regionale tornerà a riunirsi e, come promesso dalla presidente Porzi, questo confronto in aula potrà finalmente tenersi.

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