PERUGIA - "Movimprese 2019 ci dice che l'anno appena trascorso non è stato facile, ma che complessivamente possiamo parlare di tenuta del sistema imprenditoriale della nostra provincia, anche se non sembra ancora scongiurato il pericolo di una persistente stagnazione, con crescita prossima allo zero e in limitata, ma progressiva contrazione della base imprenditoriale, peraltro in atto da oltre un quinquennio". Queste le prime considerazioni del Presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni alla presentazione di Movimprese 2019 sulla nati mortalità delle imprese per l'anno 2019, tenuta nella sede camerale di via Cacciatori delle Alpi.

Nel 2019 sono nate 3.528 nuove attività, un dato che segna una leggera risalita (+1,2%) sul 2018, ma non inverte un andamento in costante discesa negli ultimi sei anni. Sono in calo le chiusure, a quota 3.473. Il saldo 2019 è positivo, ma di appena 55 unità, il più basso, escluso il 2018, dell'ultimo quinquennio.

Lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Perugia - riferisce una nota della stessa camera di commercio di Perugia - scende al 31 dicembre 2019 a 72.384 unità "un livello che comunque denota - ha tenuto a sottolineare il presidente Mencaroni - una tenuta intorno a quota 72/73 mila, che tuttavia manteniamo con fatica ormai dal 2013, a riprova delle condizioni di difficoltà in cui le imprese si ritrovano ad operare. Da troppo tempo".

Nel 2019 a guadagnare terreno sono stati i settori della sanità e servizi sociali con 23 nuove imprese (+7,1%), dell'Istruzione, più 11 imprese (+3,2%), delle attività artistiche e sportive con 20 aziende in più (+3%), delle attività immobiliari, settore in cui sono entrate 40 nuove imprese (+1,8%) e delle attività professionali, scientifiche e tecniche, che hanno visto costituirsi altre 34 imprese (+1,8%).

Sempre più numerose le attività di alloggio e ristorazione (hotel, ristoranti, agriturismi) collegate al turismo: nel 2019 il settore tocca le 4.278 unità, in aumento costante e ininterrotto dal 2014.

Al contrario, segnali di persistente difficoltà arrivano dai settori portanti dell'economia provinciale, che vedono ridursi anche nel 2019 il numero delle proprie imprese. Agricoltura, silvicoltura e pesca, 200 imprese in meno (-1,5%), attività manifatturiere, 50 imprese in meno (-1%), le costruzioni perdono altre 103 imprese (-1,2%). Nei settori del commercio all'ingrosso e al dettaglio, meno 161 aziende (-1,1%), nel settore trasporto e magazzinaggio 28 imprese in meno (-1,8%). Artigianato ancora in rosso nel 2019, con un tasso di crescita negativo di un punto e 29%, oltre il doppio del - 0,58 della media nazionale. In un anno hanno aperto in provincia di Perugia 891 imprese, ma 1.099 hanno cessato l'attività. Il saldo è negativo di ben 208 unità.

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