TERNI - Perdura la crisi in provincia di Terni, dove inizia con il segno meno il primo trimestre dell'anno: è infatti negativo il saldo tra le imprese che hanno aperto e quelle che hanno chiuso l'attività.

In base a quanto emerge dal cruscotto di indicatori statistici, realizzato da Infocamere ed elaborato dall'Ufficio informazione economica della Camera di commercio, tra gennaio e marzo si sono iscritte al Registro imprese dell'ente camerale 438 aziende, a fronte di 478 che hanno chiuso nello stesso periodo.

Sostenuto il numero delle liquidazioni di impresa e di quelle che sono entrate in scioglimento: nel primo trimestre sono state 116, il 18,4% in più rispetto allo stesso trimestre del 2018. I fallimenti sono stati 14 (il 7,7% in più a livello congiunturale). Decisamente dinamico il tessuto imprenditoriale straniero: da gennaio a marzo sono state 103 le aziende che si sono iscritte al Registro imprese (+151% rispetto allo stesso periodo del 2018). Continua invece la crisi per le imprese femminili, visto che a livello congiunturale nel primo trimestre del 2019 il territorio registra il 15% in meno di iscrizioni (91 in valore assoluto). Infine c'è stata una sostanziale tenuta del dato occupazionale, che nel quarto trimestre 2018 (il dato più aggiornato) segna un +1% sul numero degli addetti in provincia rispetto al 2017.

"L'andamento del tessuto economico è la fotografia in chiaro scuro delle difficoltà che sta attraversando il nostro territorio in cerca di chiavi di volta per il rilancio" sottolinea il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini. "Il nostro ente camerale - continua - dispone di strumenti a sostegno delle imprese che vanno nella direzione di far crescere le competenze degli imprenditori, del personale, che offrono voucher per agganciare le nuove opportunità offerte dall'economia digitale, ma servono misure straordinarie per la crescita".

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