GUBBIO - Il sindaco Filippo Mario Stirati interviene con proposte concrete nel dibattito della tutela della ‘Festa dei Ceri’ e di altri simboli, immagine della città di Gubbio. «È da molto, troppo tempo – osserva in merito  - che lamentiamo, a seguito di incresciosi e offensivi episodi, un utilizzo improprio, volgarmente commerciale o comunque anomalo dell’immagine della ‘Festa dei Ceri’, ma anche di altri irrinunciabili simboli di Gubbio come l’Albero di Natale più grande del mondo. Unitamente alla Diocesi, all’Università dei Muratori, all’associazione Maggio Eugubino e alle Famiglie dei Ceri, abbiamo ritenuto opportuno affidare a dei consulenti legali ed esperti, nelle persone di  Sergio Matteini Chiari,  Marco Marchetti e  Mario Monacelli, il compito di definire una soluzione giuridica in modo da non rendere più sterili e spuntate le nostre armi per stroncare i fenomeni di cui ho parlato».

«È evidente – prosegue il primo cittadino - che il problema riguarda anche altri soggetti, come la Società Balestrieri, gli Sbandieratori, i Quartieri, gli Alberaioli, la Confraternita di Santa Croce.  L’idea che è emersa, e che verrà estesa a tutti questi interlocutori e sarà volta a proteggere anche l’immagine di alcuni monumenti fondamentali della città, è quella di formalizzare un consorzio che, con una sua veste giuridica ed un suo regolamento finalizzato all’esclusiva tutela dell’immagine, senza alcuna altra competenza e nel pieno rispetto dell’autonomia statutaria di ogni soggetto coinvolto, depositi i marchi individuati e ne faccia rispettare per via legale la loro esclusività e intangibilità».

«Si è giunti a questa conclusione – spiega Stirati - nella consapevolezza che, alla luce della complessità del mondo nel quale viviamo, lo straripante potere mediatico-commerciale, che spesso travolge e imbarbarisce anche ciò che vi è di più sacro e puro, può essere arginato soltanto dotandosi di strumenti forti e ineccepibili, senza affidarsi a vuoti proclami o a reazioni di protesta che lasciano il tempo che trovano. Ci confronteremo con l’intera città su questa impostazione, ma posso sin da ora esprimere la mia profonda soddisfazione nel constatare una confortante maturazione da parte di molti soggetti e componenti del tessuto eugubino,  rispetto alle contromisure da adottare per risolvere questo annoso problema. Entro l’anno saremo in grado di assumere tutti gli atti conseguenti».    

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