di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Il Gubbio ed il Perugia si affrontano nel derby motivatissimi: la squadra di Vincenzo Torrente (che si é guadagnato la fresca e lunga riconferma: fino al 2023) punta ad imporsi, avendo in pratica la salvezza in tasca, per togliersi la soddisfazione di entrare nella griglia dei play off; l'undici di Caserta mette sul piatto la rincorsa al sogno della promozione diretta per il ritorno nella cadetteria. Scontro al calor bianco, pertanto.
I biancorossi si presentano con una sensibile emergenza del pacchetto arretrato. Caserta, attende con ansia la rifinitura di mercoledì mattina per controllare le condizioni di Angella (probabile il suo rientro) e di Sgarbi (più incerto), visto che mancano già Negro (infortunato) e Monaco (squalificato). In caso di forfait di Sgarbi, l'allenatore potrebbe utilizzare Vanbaleghem centrale.
"Con i francesi de Les Herbiers, Valentin - rimarca il tecnico - ha disputato diverse partite in questo ruolo. Ho visto i filmati e sono convinto che possa dire la sua, perché sotto il profilo tattico é molto intelligente. Insomma é in grado di adattarsi al ruolo. Certo nell'impostazione possiamo guadagnare qualcosa, mentre possiamo perdere qualcosa nell'aspetto squisitamente difensivo. Ma se c'é emergenza bisogna fare di necessità virtù..."
Non é escluso, visto che risulta tra i recuperati, che si possa ricorrere anche a capitan Rosi. Si vedrà.
Tiene, comunque, a chiarire il tecnico che gli infortuni (nelle ultime settimane molto frequenti) dipendono dal calendario.
"Non é questione di preparazione - assicura - Gli infortuni muscolari, e parlo non solo per noi ma per tutte le squadre, sono figlie del fatto che si scende in campo ogni tre giorni ed il tempo per recuperare é più risicato."
Altro elemento di chiarezza la mancata utilizzazione di Salvatore Burrai, un extralusso per la categoria, quale metronomo del centrocampo.
"Da più di un mese - sottolinea Caserta - Salvatore accusa un fastidio che dev'essere gestito bene (rivelazione che il tecnico aveva già reso nota qualche tempo fà, nda). A Padova ha disputato tutta la partita. Di sicuro sul piano fisico non é al massimo. Però anche al 50/60% poterlo utilizzare, per noi, sarebbe importante: ci può dare alta qualità tecnica".
Le partite comunque si disputano, si vincono (e si perdono) non grazie al singolo, ma in gruppo. E Caserta lo sottolinea ulteriormente.
"Sia il Perugia sia il Gubbio cercheranno di prevalere sia per i tifosi, perché questo resta un derby, sia per la classifica. Immagino un confronto a viso aperto. Noi lo faremo di sicuro. Anche se in modo tranquillo. Quello che chiedo ai miei é, come sempre, di dare tutto, ciascuno secondo le proprie potenzialità. Cosa non voglio? Che si sbagli approccio, in primo luogo e che non si lotti fino alla fine con tutta la più strenua volontà".
I rossoblú vengono da un meritato successo colto con la Virtus a Verona (gol di Pellegrini) e forse non potranno recuperare il gioiello Juanito Gomez. Tuttavia vantano entusiasmo ed elementi di peso come Pasquato, Fedato, Malaccari... Possono dire la loro, dunque, alla luce del fatto, in aggiunta, che nelle ultime sei partite hanno conquistato 12 punti (contro gli 11 dei biancorossi).
Il derby presenta anche sfaccettature storico-culturali. Gubbio, l'antica Ikuvium, rappresentava il centro più importante ed ospitava il santuario principale degli Umbri ("gens antiquissima Italiae", a dire di Plinio il Vecchio, cioé la più antica popolazione della penisola), tanto che conserva le "tavole eugubine" (sette, in bronzo), ritrovate nel 1456 e che hanno permesso di ricostruire la lingua di questo popolo; Perugia, dal canto suo, si collocava tra le maggiori lucumonie (la Dodecapoli) degli Etruschi ed ha facilitato gli studiosi, grazie al "Cippo di Perugia", a comprendere e ricostruire l'idioma etrusco. Insomma, lo scontro diretto, mette di fronte il "tardus umbrus" ("il grave umbro nei duelli atroce", così lo descrive il Carducci nell'Ode alle Fonti del Clitunno") e l'"etruscus ferox" (il feroce, in guerra, etrusco).
Una partita tutta da seguire. 
Ultima nota (ma non per importanza) l'iniziativa benefica lanciata dal club eugubino: "Un gol per Caterina". Quest'ultima é una bambina di 9 anni affetta da Sma (atrofia muscolare spinale). Per aiutare lei e la sua famiglia i giocatori di casa  indosseranno la terza casacca (a sfondo giallo). Le maglie verranno messe all'asta su Ebay ed il ricavato verrà devoluto a Caterina. Un bel gol, fatto col cuore. Nella speranza che anche i giocatori del Grifo partecipino a questa gara di solidarietà. 
 

Condividi