Così Giuliano Giubilei in un post su facebook

LE DISPARITÀ LE HA CREATE L’INCAPACITÀ DELLA REGIONE SU TRASPORTI E SANITA’

 

In questi giorni ho letto dichiarazioni veramente senza ritegno da parte dei principali esponenti del centro destra umbri. La presidente Tesei in primo luogo.
Uno scaricabarile inaccettabile, una ricerca di alibi per giustificare errori e inadempienze gravissime. Che purtroppo si riflettono sulla salute degli umbri.
“L’ultimo DPCM crea delle disparità tra categorie” ha detto tra l’altro la presidente Tesei, ancora più entusiasta del solito, forse, di interpretare la linea di Salvini che l’ha inserita a sorpresa nella sua già affollata segreteria. Non le vorrei dare una delusione, ma il leader della Lega, avendo ovvie difficoltà a scegliere tra Fontana e Zaia, ha risolto la questione mettendo dentro tutti i governatori del Carroccio.
Non sto qui a difendere il Governo. Anzi premetto che anch’io ho forti perplessità ad esempio sulla decisione di chiudere bar e ristoranti alle 18. Ma il problema è un altro.
Le vere criticità sulla diffusione del Covid sono due.
La prima è il sistema di trasporto PUBBLICO locale. E fino a prova contraria la competenza esclusiva è delle Regioni, che devono organizzarlo.
Che cosa ha fatto la Regione Umbria nei mesi estivi per razionalizzare il trasporto pubblico in relazione alle mutate emergenze? Che cosa ha fatto l’assessore Melasecche? Ve lo dico io: niente!
Eppure, il governo centrale ha distribuito all’Umbria come alle altre Regioni cospicui contributi.
L’altra questione decisiva riguarda la Sanità. Un altro settore decisivo su cui la Regione è stata in questi mesi completamente ferma.
E purtroppo per la prima volta nella nostra storia la presidente Tesei ci ha fatto andare in testa alle classifiche negative (e oltre alla Sanità mettiamoci anche il dissesto di Montefalco, un tema su cui torneremo).
Basti solo il dato che ormai circola da giorni sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali. Il mancato adeguamento del numero dei letti in terapia intensiva: 70 erano a marzo 70 sono oggi. Incremento 0, dice spietatamente la tabella qui sotto. Con una criticità che ha superato il livello di guardia.
L’Umbria che tempi addietro, e non secoli fa, era ai primissimi posti nelle Sanità italiana adesso è precipitata all’ultimo!
Trasporti e Sanità: due aspetti di esclusiva competenza delle Regioni. E i nostri campioni del centro destra invece di fare autocritica e ammettere errori ed incompetenza se la prendono con il governo.
Rivendicare l’autonomia delle Regioni solo quando conviene è un po’ troppo comodo.
Ripeto: un inaccettabile scaricabarile, una ricerca di alibi per nascondere l'inadeguatezza del governo regionale.
 

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