PERUGIA - I pediatri di famiglia umbri sono stati chiamati a partecipare al 1° corso teorico-pratico di audiologia per riuscire a far diventare questi professionisti punto di riferimento per le famiglie coinvolte nei problemi dell'ipoacusia neonatale.

L'evento è  stato organizzato da Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatrici), Azienda Ospedaliera di Perugia e Fiadda (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi).

Lo scopo del corso è stato quello di sensibilizzare i pediatri di famiglia, primi interlocutori della coppia genitoriale, alla diagnosi precoce dell'ipoacusia, patologia che può  essere congenita, ma anche svilupparsi nei diversi periodi della crescita del bambino. Una prima conquista nel settore del diagnosi precoce della sordità è lo screening di audiologia prenatale a cui, in Umbria viene sottoposto ogni bambino alla nascita. Le sordità congenite sono circa l'80% dei casi e sono presenti alla nascita del bambino.

Lo sceening audiologico neonatale rileva sordità  sopra i 40 db (la normalità è 10-20 db) ma alcune perdite possono presentarsi durante la crescita. Il pediatra, quindi, deve continuare a controllare il bambino durante i vari incontri valutando lo sviluppo motorio e del linguaggio dello stesso. Non ultimo uno dei segreti, ricordati da molti relatori,  è  ascoltare quello che dicono i genitori . "La sorveglianza del pediatra di famiglia  è importantissima - spiega Eva Orzan Direttore della struttura complessa di Audiologia al Burolo Garofolo di Trieste - questo corso è proprio un richiamo a voi pediatri di porre attenzione al problema  perché nei casi di ipoacusia medie può capitare (è  stato presentato un caso  concreto) che venga diagnosticata una dislessia e solo a 8 anni venga consigliato al familiare di fare il primo esame audiologico che, nel caso proposto,  rileva una sordità media".

Il corso ha toccato temi importanti come la protesizzazione e i nuovi impianti cocleari che in caso di sordità profonda portano il bambino,operato in età  precoce, ad uscire dalla sordità. Giampietro Ricci direttore della clinica otorinolaringoiatrica dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Perugia e centro di riferimento regionale per gli impianti cocleari  ha parlato delle protesi impiantabili e dei protocolli di screening attivi in Umbria dal 2009.

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