di Nicola Fratoianni.

Non posso non dirmi estremamente preoccupato per l’#Umbria, non solo per le scelte caotiche con cui la Presidente #Tesei sta affrontando l’epidemia, ma da ieri anche perché sono spuntati, in alcune dichiarazioni del Sindaco di Spoleto, riferimenti a non meglio precisati ‘soldi che potrebbero arrivare dalla Calabria’ dopo la trasformazione dell’ospedale cittadino in #Covid Hospital.

Sto parlando di una situazione pazzesca, quella in cui dopo giorni di confuso parlare sui giornali, con i sindaci della destra impegnati esclusivamente a menarsi fendenti l’un l’altro per evitare la presenza di pazienti Covid negli ospedali della propria città, la Giunta Regionale ha deciso di chiudere - senza alcun confronto con le istituzioni cittadine, né preavviso per gli utenti - quasi tutti i reparti dell’Ospedale di Spoleto, quello che serve anche le aree terremotate della Valnerina, chiudendo persino il pronto soccorso, per trasformare nel giro di pochissime ore il nosocomio in un Covid Hospital.
Questa assurda modalità - indicativa del panico che deve aver preso la Presidente Tesei e l’Assessore Coletto per il grave ritardo con cui hanno affrontato il compito di programmare la gestione dell’epidemia - ha generato molte proteste, il blocco della Strada Flaminia e anche una reazione molto violenta da parte dello stesso Sindaco della città, esponente della stessa parte politica della Tesei.

De Augustinis infatti, partecipando ad una riunione del city forum, in un inusuale sfogo registrato in un video pubblicato dalle testate locali ha affermato:
“Questa non è politica, questi sono gli interessi essenziali della città, tanto è vero che mi ritrovo insieme con il pd, con la lega, con laboratorio, con tutti quanti. Tranne quelli che hanno ragioni diverse. Il comune di Spoleto nella persona del sindaco impugna l’ordinanza, questo lo faccio subito.
Dopodiché passo in consiglio comunale, dirò che ci è stato dato uno schiaffo a tutti, e quelli mi dicono ma sì, via, ma va, ma chi ce lo fa fare, magari arrivano i soldi dalla Calabria, perché poi ci sta pure questo scenario di fondo”.

A cosa si riferisce il Sindaco De Augustinis quando parla di questo ‘scenario di fondo’ e dei ‘soldi che potrebbero arrivare dalla Calabria’? Chi è stato tra i consiglieri comunali a suggerirgli di ‘lasciar perdere’ in vista della possibilità dell’arrivo di questi soldi?
Non c’è dubbio che vada fatta in fretta chiarezza: l’Umbria in questi anni di declino economico è diventata sempre di più terra di infiltrazione mafiose. Se qualcuno nel centro-destra sa qualcosa non può tacere o esserne complice. Il Sindaco e chi ne ha parlato con lui parlino chiaro, all’opinione pubblica e se necessario anche alla magistratura.

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