di Alfonso Gianni

 

Ovviamente Repubblica fa il solito pezzo cercando analogie a Renzi nel passato. E prende di mira Rifondazione comunista quand'era diretta da Bertinotti. E fin qui. Non è la prima volta. Quello che colpisce però è la fragilità di memoria di Gennaro Migliore, ai tempi di Rifondazione comunista. Il quale dice: "Rifondazione ruppe perché Prodi non ci diede le garanzie richieste. In quel caso sulle 35 ore". Non fu così. A parte il fatto che non andavamo in cerca di garanzie, ma di atti compiuti, il punto di rottura fu sulla legge finanziaria, nella quale volevano inserire misure di spesa sociale che incrementassero l'occupazione. La legge sulle 35 ore era già stata preparata da una commissione su mandato di Prodi, formata da Bruno Manghi, Paolo Onofri, Nicola Cacace e il sottoscritto. Il testo non era ancora stato discusso dal Parlamento ma il disegno di legge era pronto. Ciò che chiedevamo era di più, una svolta sociale nella legislazione di bilancio, che potesse incrementare realmente l'occupazione, il che, tra l'altro, avrebbe reso più plausibile la riduzione d'orario a parità di salario. Ovvero il contrario esatto di quello che fanno i renziani. I quali, stando alle dichiarazioni di stamane, affermano che fanno passare il Recovery plan e poi aprono la crisi. Quindi. se la tempistica ha una logica, non aprono la crisi su questioni di politica economica-sociale, ma su ben altro. Come volevasi dimostrare.

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