PERUGIA – “Per il futuro di sviluppo delle nostre regioni è determinante che, accanto al percorso comune avviato dalle istituzioni, ci sia la collaborazione operativa fra le imprese per rafforzare dimensioni, competitività, internazionalizzazione, capacità di innovare. È perciò di grande importanza questa bilaterale su società, economia e valore dei territori che offre uno spazio di confronto e incontro in termini operativi, interrogandosi come sostenere innovazione tecnologica, formazione, alta specializzazione, infrastrutture e gli altri ‘asset’ cruciali per far compiere un salto di qualità al sistema economico e produttivo e la crescita dell’occupazione”. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo questo pomeriggio a una delle sessioni del Glocal Forum 2018b organizzato dalla società Esg89, in cui sono state messe a confronto idee ed esperienze di Umbria e Marche per individuare le “opportunità per lo sviluppo del territorio”; presenti imprenditori, docenti universitari, esperti umbri e marchigiani.

 “La sinergia è fondamentale per aumentare la capacità competitiva dei nostri territori e superare i gap che difficilmente da soli possiamo superare – ha detto la presidente –  Riteniamo che una leva importante sia quella della maggiore autonomia delle Regioni, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione,  e per questo abbiamo avviato congiuntamente con le Marche una iniziativa congiunta, chiedendo al Governo di attivare il tavolo di confronto istituzionale, dando fiducia ai territori affinché sia possibile agire, nella cornice costituzionale, sulla programmazione e la legislazione in maniera più attenta ed aderente alle esigenze del territorio. Una maggiore autonomia chiesta per ambiti che riguardano tra l’altro il sistema del sapere, della conoscenza, della formazione e dell’istruzione, la salute, così come le infrastrutture, il commercio con l’estero, la ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi. Ambiti importanti per i nostri territori e le nostre imprese”.

“Questo percorso per la maggiore autonomia – ha ricordato la presidente Marini – si inserisce in un rapporto positivo di collaborazione e cooperazione avviato da anni fra le due Regioni. Un lavoro che ci ha visto e vede uniti innanzitutto sul fronte delle infrastrutture, per dotarci di quelle direttrici di collegamento viarie indispensabili per lo sviluppo, con l’Appennino che da barriera ora fa da ricongiunzione e apertura tra Umbria e Marche e una connessione fondamentale con il porto di Ancona. Un lavoro che va avanti per il completamento e l’adeguamento degli assi viari, guardando anche alla parte sud dei nostri territori, i più colpiti dal sisma del 2016, per assicurare insieme alla ricostruzione dei borghi un futuro di sviluppo a chi ci vive e lavora. L’Appennino si ricostruisce, infatti, se gli diamo forza economica, valorizzandone produzioni e identità”.

La presidente Marini ha richiamato anche altri ambiti di collaborazione fra Umbria e Marche, dal trasporto ferroviario alla possibilità di integrazione dei servizi aeroportuali, ai servizi sanitari “che dimostrano che quanto la collaborazione e l’integrazione servano a rendere sempre più efficaci i servizi per i cittadini e le imprese. Ragionare e lavorare insieme su ambiti quali innovazione tecnologica, internazionalizzazione, formazione, sia come istituzioni sia da parte delle imprese ci aiuta a far crescere il Pil, la qualità del nostro sistema economico e produttivo, l’occupazione qualificata, a valorizzare il ruolo delle più giovani generazioni e a costruire un futuro di sviluppo per le nostre comunità”.

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