"L’istituzione da parte del Comune di Foligno di una 'Giornata per la santità della vita' non solo è una chiara violazione dei principi di laicità delle istituzioni pubbliche, ma rappresenta l’ennesimo attacco diretto ai diritti e alle libertà delle donne di tutta l’Umbria, che hanno già dimostrato con i fatti di non essere disponibili a veder rimesse in discussione conquiste fatte ormai più di 40 anni fa”. Ad affermarlo in una nota è Vanda Scarpelli, segretaria della Camera del Lavoro provinciale di Perugia. 
“Ci sembra davvero paradossale - continua Scarpelli - che in un periodo in cui così tante vite sono state spazzate via anche per inefficienze organizzative, le amministrazioni a guida leghista si dedichino a iniziative simili, continuando la loro crociata contro la libertà delle donne di decidere sul proprio corpo e sulla propria gravidanza. Il Comune di Foligno farebbe meglio a curarsi dei bisogni delle donne: il bisogno di lavoro e, quando questo c’è, la necessità quantomai attuale di conciliare i tempi di vita con l’impegno professionale, e quindi l'importanza di garantire servizi educativi a sostegno delle donne e delle famiglie. Per non parlare della prevenzione, della medicina di genere, dei consultori ridotti all’osso, del gravissimo problema della violenza sulle donne da parte degli uomini contro il quale va potenziata la rete dei servizi, a partire dai centri antiviolenza. E allora - conclude Scarpelli - smettiamola di fare demagogia e di giocare sulla pelle delle donne e iniziamo a rafforzare questi servizi”. 
 

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