Il voto dell'assemblea dei soci di Umbria Mobilità che ha varato la ricapitalizzazione rappresenta un atto politico che va nella giusta direzione per salvare l'azienda e per tutelare i diritti dei lavoratori. E' stata mantenuta, in altri temini, la scelta riformatrice e pubblica della costituzione dell’Azienda Unica dei Trasporti. Soprattutto siamo di fronte ad una misura concreta e responsabile da parte delle Istituzioni interessate per difendere un servizio pubblico fondamentale per i cittadini. Anche per il trasporto pubblico locale dell'Umbria il vero problema è rappresentato infatti dalle politiche di Monti, politiche fatte di tagli linerari e indiscriminati che rischiano di mettere definitivamente in ginocchio il sistema. Basti pensare a tutti i fallimenti delle aziende pubbliche di trasporto in Italia, fallimenti favoriti e guidati che hanno determinato vere e proprie svendite ai privati, il peggioramento del servizio per i cittadini e la perdita dei posti di lavoro. Ecco, pensiamo per questo che tutti i soci di Umbria Mobilità abbiano iniziato un serio percorso per respingere appetiti privatizzatori che niente hanno a che fare con l'interesse generale.

 

Certo, una certa drammatizzazione sulla gestione pubblica dell'azienda in questo momento non aiuta e rivela alcune mai sopite volontà privatizzatrici contro le quali continuiamo a dichiarare la nostra contrarietà per difendere il servizio per i cittadini e garantire i diritti dei lavoratori. Ovviamente condividiamo la necessità di garanzie rispetto alla risoluzione di tutti i problemi che hanno attraversato e attraversano la gestione dell'azienda, ma alcune dichiarazioni sulla taumaturgica resa dei conti rischiano solo di rimettere in pista i sostenitori delle privatizzazioni modello D’Alema e Berlusconi con tutti i danni che hanno prodotto ai servizi e ai lavoratori. Sugli stipendi dei manager poi, di tutti i manager di aziende pubbliche e private, sono oramai venti anni che proponiamo tagli e la definizione di un tetto massimo alle loro retribuzioni. Insomma condividiamo le parole del Segretario della Cgil di Perugia Sgalla sul tema, certi che potremo definire insieme una proposta in questo senso, organica e strutturale. Però, esattamente come abbiamo fatto per la “vertenza Umbria, invitiamo la Cgil a passare dalle parole ai fatti. Non solo. Siamo sicuri che Sgalla si pronuncerà chiaramente anche contro ogni volontà di privatizzare Umbria Mobilità. Ci sentiamo di poterlo chiedere. Per il mantenimento del servizio pubblico per i cittadini e per la garanzia dei diritti e del salario dei lavoratori.

Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia

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