PERUGIA - “La manovra finanziaria da 80 miliardi partorita dal Governo e licenziata dalle Camere nel tentativo di sistemare i conti pubblici è profondamente ingiusta”. A sostenerlo è il Segretario del Pd di Perugia Franco Parlavecchio, secondo il quale il provvedimento finanziario “colpisce le fasce deboli della società, i precari, i giovani, le famiglie senza intaccare i grandi patrimoni. Taglia in modo lineare su servizi e investimenti senza prevedere azioni di recupero dell’evasione o una contribuzione più consistente sulle rendite finanziarie. Mette in discussione il federalismo annullando i trasferimenti alle Regioni e agli enti locali, che saranno costretti a rivedere welfare e servizi”. “Il Partito Democratico – ancora Parlavecchio – ha risposto all’appello di Napolitano e ha consentito l’approvazione in tempi brevi della manovra, ma restiamo convinti che si tratta di un provvedimento profondamente iniquo, frutto di un’impostazione sbagliata di politica economica, che continua a separare risanamento e crescita e colpisce la ripresa e l’occupazione senza dare risposte esaustive e di carattere strutturale”.

Il capogruppo del Pd Francesco Mearini contro la Finanziaria incita i cittadini ad "una grande mobilitazione popolare, pari a quella registrata nella seconda metà del secolo scorso, dove la gente a fianco delle Istituzioni si è costruita il proprio futuro tenendo bene a mente il significativo valore del collettivo, della collaborazione. Da questo momento in avanti non sarà più possibile fare paragoni con il passato; le persone, i partiti, gli Enti Locali, il Sindacato, dovranno riscrivere di sana pianta un nuovo modo di politiche sociali, nuove piattaforme progettuali come realizzare e offrire servizi. Come dire che non basterà più sistemare gli oggetti sopra il tavolo, occorrerà tirare via tutto e disporre il tutto in funzione delle scarsissime risorse. Strano Federalismo quello messo in atto da PDL e LEGA, dove non solo si deciderà centralmente quanto poter investire nei territori, ma addirittura come investire; sarebbe da ribattezzare questa manovra come un'autentica “centralizzazione selvaggia”.

 

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