Oggi i Giovani Comunisti della provincia di Perugia sono scesi in piazza insieme agli studenti, ai sindacati Cobas e Usb, insieme all'associazione Cultura e Conflitto e ai lavoratori e alle lavoratrici. Sono scesi in piazza contro il Governo Monti, la Troika e le loro agende di austerity che stanno aggravando la crisi e portando l’Italia al disastro. Lo hanno fatto insieme a tutti quelli che oggi -in tutta Europa- hanno invaso le strade delle città per riprenderci il nostro futuro. Non sono più disposti a rinunciare alla scuola pubblica, alla ricerca di base ma soprattutto non possiamo accettare di vedere privatizzate le nostre scuole, e con loro il nostro futuro. Per questo sono convinti che per i giovani in Italia si deve fare qualcosa magari partendo proprio dall'istituzione di un reddito minimo garantito per precari inoccupati e disoccupati che ci permetta di migliorare le nostre condizioni materiali. La protesta continuerà con determinazione, da domani molti istituti superiori inizieranno le occupazioni e loro sanno da che parte stare con le loro proposte come ad esempio quella di aprire immediatamente una grande vertenza degli studenti e delle studentesse di Perugia contro Monti e le sue politiche. Domani saaranno affianco a tutti gli studenti e le studentesse in mobilitazione nelle proprie scuole per costruire una grande manifestazione per sabato 17 novembre.

 

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