PERUGIA - "E' incredibile equiparare l'Umbria alla Lombardia per livello di contagi, impedendo così le aperture alle regioni limitrofe. Spero che il vice ministro Pierpaolo Sileri intervenga il prima possibile per ripristinare un po' di buon senso nell'applicazione dei protocolli per la circolazione tra regioni": così la senatrice Nadia Ginetti (Italia Viva).

"Non si possono 'leggere' le curve dei contagi - afferma Ginetti in una nota - in modo non ragionato su dati assoluti perché si rischiano scelte sbagliate con ripercussioni enormi per i territori. Se parti da un contagio e arrivi a due è chiaro che la curva epidemiologica aumenta, ma in Umbria parliamo davvero di numeri irrisori e zero nuovi contagi. Una regione che ha già subito il terremoto e che per fortuna è scampata al Covid non può essere di nuovo messa in condizioni di non far ripartire una stagione turistica, già messa a dura prova”

Premesso che concordiamo sull'assurdita del paragone fra la situazione della Lombardia con quella umbra riguardo ai contagi, ci sia però consentito osservare che in questa fase non si tratta, come la senatrice Iv sostiene, di circolazione tra regioni (ovvero un veneto non può ancora andare in vacanza in Sicilia) bensì, più modestamente, di circolazione di persone fra comuni di regioni diverse fra loro confinanti e non oltre tali ambiti. A mo’ di esempio un abitante di San Giustino potrebbe essere autorizzato ad andare a trovare dei parenti a San Sepolcro o viceversa. Cosa, dunque, che non ha nulla a che vedere con la “stagione turistica compromessa” e che la nostra governatrice avrebbe quindi potuto tranquillamente autorizzare, come del resto hanno fatto i suoi colleghi confinanti.

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