ASSISI - Un cittadino tunisino è stato arrestato dai carabinieri dopo avere dato in escandescenze in seguito a una richiesta di documenti davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Due militari dell'esercito impegnati nel controllo e nelle operazioni di vigilanza hanno riportato leggere escoriazioni giudicate guaribili in pochi giorni.

Al momento del controllo lo straniero, risultato clandestino, ha estratto un piccolo coltello, cominciando a dare in escandescenze. E' stato quindi bloccato dai militari e poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Gli accertamenti hanno escluso qualsiasi legame tra quanto successo e possibili altre cause che non quella di un'insofferenza al controllo dei documenti.
"A nome della cittadinanza - ha affermato il sindaco di Assisi Stefania Proietti - ringrazio i carabinieri di Assisi per l'intervento immediato e risolutivo e rivolgo un ringraziamento sentito a tutte le forze dell'ordine e ai militari dell'Esercito che con la loro opera proteggono tutti i giorni la basilica e i nostri siti sensibili".

Prisco, solidarietà a militari feriti: il deputato di FdI monta la portata della vicenda.

Solidarietà ai militari "accoltellati" davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli è stata espressa dall'on. Emanuele Prisco, Fratelli d'Italia che in una nota si dice “vicino" ai due appartenenti all'Esercito "aggrediti e feriti lunedì con un coltello da cucina da un tunisino al quale erano stati richiesti i documenti".
"Deve essere incrementato - sottolinea Prisco - il pattugliamento delle strade e dei luoghi sensibili dell'Umbria. Episodi come quello avvenuto a Santa Maria degli Angeli non devono avvenire. Quando si verificano significa che i delinquenti avvertono un elevato senso di impunità per le leggi del nostro Paese e perciò sono auspicabili norme ancor più severe per chi offende le forze dell'ordine".

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