PERUGIA - "Palermo, Perugia, Roma: l'odio politico che sta divorando il Paese ribolle da troppo tempo. Non aspettiamo oltre, non aspettiamo il morto per fermare tutto questo". Lo scrive su twitter il Presidente del Senato ed leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, uno dei primissimi leader politici a gettare l’allarme riguardo una possibile degenerazione del dibattito politico.

"Il clima di violenza che si respira in queste elezioni inizia ad assumere contorni allarmanti e i fatti di Ponte Felcino, preceduti da quelli di Palermo, sono gravi e senza precedenti per la nostra regione e per il nostro Paese" è invece il preoccupato commento della  presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, la quale condanna germamente l'aggressione agli esponenti di Potere al popolo che erano impegnati nell'affissione di manifesti elettorali.
"La politica, soprattutto in questo periodo - ha sostenuto ancora Porzi - non accenda fuochi. La violenza che ne deriva porta solo negatività e barbarie e a perdere sono la civiltà e la democrazia".

"Sono gravissimi gli attacchi subiti dagli attivisti di Potere al popolo a Ponte Felcino, mentre stavano attaccando i manifesti elettorali, come quelli avvenuti in questi giorni in altre regioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle vittime di questi vili attacchi e alle loro famiglie. Sono agguati che vanno fortemente condannati. I violenti, infatti, vanno isolati e condannati sempre. A maggior ragione in campagna elettorale quando al confronto e al dibattito si sostituiscono coltelli e intimidazioni. Per la violenza non c'è mai spazio. E, in un momento difficile come quello attuale, è ora di riportare il confronto elettorale sulle proposte dei candidati per migliorare la situazione dell'Umbria e del Paese". A scriverlo sulla sua pagina Fb è Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori

“Quanto accaduto stanotte a Ponte Felcino ci preoccupa e ci indigna. Ci penseranno ovviamente le autorità competenti ad accertare i fatti e a verificare le eventualità responsabilità, ma intanto quello che è evidente è che nelle ultime settimane stiamo assistendo al moltiplicarsi preoccupante di fenomeni violenti. Questo è da condannare senza appello e ci preoccupa e ci indigna non solo perché si inasprisce un clima già complicato ma soprattutto perché c'è chi è pronto a specularci sopra con spregiudicatezza e con scarso senso di responsabilità politica e istituzionale. Come Pd siamo da tempo impegnati e lo saremo con sempre maggiore determinazione nel far prevalere sulle ragioni dell'odio e della violenza, i valori della solidarietà, della pace e dell'antifascismo, del dialogo e della buona politica contro chi dimostra di non avere a cuore le sorti del Paese ma solo il proprio tornaconto elettorale. Quello che ci auguriamo, e su questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, è che si prenda coscienza delle dimensioni preoccupanti che il fenomeno ha raggiunto e che si faccia sì, insieme, con alto senso istituzionale e di responsabilità, che si ristabiliscano le condizioni per una convivenza civile”. Così, in una nota, il Pd Umbria.

Sono diversi gli episodi di aggressioni e violenza che stanno avvenendo in diverse zone di Italia, alimentate da un clima di intolleranza e di odio molto pericoloso a cui tutte le forze politiche democratiche devono mettere fine. Liberi e Uguali Terni vuole esprimere la piena solidarietà e massima vicinanza ai due compagni di Potere al Popolo aggrediti e accoltellati a Perugia a Ponte Felcino. È un fatto molto grave, aggressione di chiaro stampo fascista, che rende ancora più evidente a tutti la necessità che le istituzioni e tutte le forze democratiche diano una risposta chiara e immediata. Non solo individuando e perseguendo i colpevoli ma, come ha ribadito pochi giorni fa la stessa presidente della Camera e candidata di Liberi e Uguali Laura Boldrini, operando affinché i gruppi che si rifanno all’ideologia fascista vengano sciolti. Non c’è spazio per loro in democrazia. Liberi e Uguali Terni

Rifondazione comunista dell'Umbria esprime totale solidarietà ai due compagni di Potere al Popolo aggrediti e accoltellati mentre stavano affiggendo i nostri manifesti elettorali. L'aggressione, avvenuta nell'esercizio democratico della campagna elettorale, è di una gravità inaudita. Le modalità della violenza sono state chiaramente squadriste e fasciste. Occorre una risposta larga e includente dell'Umbria democratica. Nello stesso tempo ci rivolgiamo alle Istituzioni e agli organi preposti dalla Costituzione italiana, ad iniziare da Prefettura, Procura, Magistratura e Questura affinché in tempi veloci e in modi risoluti vengano individuati i colpevoli. 

L'USB – Federazione Umbria - condanna fermamente quanto accaduto stanotte a Perugia, dove due militanti della lista Potere al Popolo sono stati aggrediti da neofascisti.

Questa è la prima campagna elettorale nella storia della nostra Repubblica Democratica nella quale vengono messe in rilievo, anche sui media nazionali, le forze fasciste, facendo seguito ad un'azione di sdoganamento ormai in atto nel dibattito pubblico da almeno un decennio e che sta colpevolmente aumentando il livello di tensione sociale.

Tutto questo avviene in una fase di crisi profonda del capitalismo, tipica condizione in cui storicamente le forze capitalistiche hanno utilizzato la minaccia fascista per conferire nuovo ordine e stabilità al sistema.

Questo si ravvisa, altresì, nei rapporti di forza nei luoghi di lavoro.

Le leggi che hanno sferrato un attacco mortale ai diritti dei lavoratori, come il Jobs Act e la Legge Fornero, sono provvedimenti che ci parlano di una nuova modalità di gestione dei luoghi di lavoro, dove gli spazi di agibilità ed i diritti dei lavoratori sono sempre più ridotti e il controllo da parte del padronato è sempre più soffocante.

Risulta quindi per USB essenziale ribadire che oggi più che mai l'antifascismo non è solo culturale, ma è soprattutto militante: oltre alla pretesa della messa al bando delle organizzazioni che si rifanno al fascismo, così come prescritto dalla nostra Costituzione, dalla legge Scelba e Mancino, l'antifascismo è per noi presidio nei luoghi di lavoro, nelle città, nelle periferie, per riconquistare spazi di democrazia reale, sempre mettendo al bando e condannando qualsiasi intervento od episodio caratterizzato dalla violenza.

 

Condividi