CONFAGRICOLTURA INCONTRA TESEI -  In vista delle prossime elezioni regionali, lunedì 28 ottobre alle ore 17 a Perugia (Hotel Giò Wine, via R. D’Andreotto 19), è in programma una assemblea generale di Confagricoltura Umbria caratterizzata dall’incontro pubblico dal titolo “L’agricoltura è impresa”. Al centro dell’iniziativa gli interventi delle candidate alla presidenza della Regione Umbria, Donatella Tesei e Stefania Proietti, alle quali sarà consegnato un documento con le proposte del mondo agricolo alla politica. Il confronto sarà anticipato dai saluti e dall’introduzione al dibattito di Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria. A seguire, prima delle due candidate, l’intervento tecnico di Francesca Todisco del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia. I lavori dell’assemblea saranno conclusi da Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura.

PROVINCIA PERUGIA - Pubblicato dalla Provincia di Perugia l’avviso per la designazione dei componenti delle Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali, a seguito dell’insediamento del nuovo Consiglio provinciale, eletto il 29 settembre 2024 e convalidato il 10 ottobre. Poichè si rende necessario procedere alla formazione di un elenco per la designazione da parte dello stesso Consiglio provinciale di 3 componenti effettivi e 3 supplenti di ciascuna Commissione e Sottocommissione, gli elettori dei Comuni del circondario interessati, in possesso dei requisiti di idoneità, sono invitati a presentare la propria candidatura entro il 5 novembre 2024.

SIMONA MELONI SANITA' - “Accanto alla fuga del personale sanitario dal sistema pubblico, si inaugura un nuovo fenomeno: il rifiuto del ritorno in Umbria di medici di primo livello, pure vincitori di concorso, ma che non vogliono incrociare il proprio percorso di vita professionale con la sanità dell’Umbria. Il caso del dottor Alberto Patriti, medico umbro nominato domenica primario della struttura complessa di Chirurgia a indirizzo epato-bilio-pancreatica dell’ospedale di Perugia, per cui aveva vinto il concorso. Peccato che Patriti abbia dichiarato di non voler lasciare l’Ast Pesaro - Urbino, dove dirige la Chirurgia generale. Un vero peccato per uno stimato professionista che ha saputo crescere e affermarsi, con competenza ed esperienza, ma anche l’ennesimo segnale del fatto che la nostra sanità è un malato difficile da curare a causa della destra che, a colpi di spot e populismo, ha solo lavorato per la privatizzazione senza risolvere alcun problema. Così la sanità umbra si trova ormai a non attrarre più nessuno e non riesce a dare risposte non solo ai malati umbri, ma neanche ai professionisti della sanità”. Così in una nota Simona Meloni, capogruppo Pd in Consiglio regionale e candidata del Pd alle Regionali.

CONFINDUSTRIA INCONTRA LE CANDIDATE - In vista delle prossime elezioni regionali, Confindustria Umbria organizza un momento di confronto con le due candidate appartenenti alle coalizioni principali: Stefania Proietti e Donatella Tesei. L’incontro, rivolto alle aziende associate, si svolgerà giovedì 24 ottobre alle ore 17.45 nell’Auditorium della FIGC-LND in Strada di Prepo 1, a Perugia. Ad aprire i lavori sarà il Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli. L’incontro intende approfondire le tematiche di interesse delle imprese che riguardano lo sviluppo economico e sociale del territorio. Con l’obiettivo di conoscere le azioni e politiche che saranno adottate per garantire il rafforzamento e la competitività del tessuto produttivo, alle candidate alla Presidenza della Regione Umbria sarà chiesto di esprimersi sulle principali questioni relative a crescita e innovazione, internazionalizzazione, ambiente ed efficienza energetica, valorizzazione delle competenze attraverso una formazione qualificata dei giovani, infrastrutture materiali e immateriali, sanità e sicurezza dei cittadini. “Abbiamo voluto questo incontro – spiega il Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli – per ascoltare le proposte e approfondire i punti dei programmi che riguarderanno il futuro della nostra regione, con uno spirito costruttivo e con la consapevolezza del ruolo economico e sociale che la nostra Associazione e il nostro sistema imprenditoriale rivestono all’interno del territorio”.       

LE POLVERI DI PRISCIANO E LA GUARDIA AMBIENTALE - Bene l'intervento della Candidata Presidente della Regione Umbria, Proietti, afferma Alberto Raggi, Presidente della Guardia Nazionale Ambientale. Tuttavia, oltre all'incontro, si chiedono interventi decisi in caso di elezione. Per questo, chiediamo che all'incontro segua un documento firmato con tutti gli impegni che si intendono intraprendere per risolvere definitivamente la situazione denunciata da cittadini,
comitati e associazioni. La Guardia Nazionale Ambientale apprezza l'intervento della Candidata alla Presidenza della Regione Umbria, Proietti, poiché certe situazioni, come la tutela dell'ambiente e della salute, non hanno colore politico. La Guardia Nazionale Ambientale invita quindi tutti i candidati alla Presidenza della Regione a fare lo stesso, comunicando con tanto di impegno scritto e indicando il tempo in cui verranno affrontate determinate azioni. La Guardia Nazionale Ambientale chiede inoltre l'intervento di tutti gli organi preposti e del Governo riguardo una situazione che dura da troppi anni.

EMMA PAVANELLI M5S -  “Umbria, centrodestra come apocalisse per strutture sanitarie”. “Dopo 2 anni di governo, possiamo dire che il centrodestra si è totalmente dimenticato degli investimenti sulla sanità in Umbria come nel resto del paese. Non possiamo dirci sorpresi, trattandosi di un argomento impossibile da sfruttare ai fini propagandistici. Quel che è più grave riguarda la situazione in Umbria dove dalla relazione sul monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi afferenti al settore dell'edilizia sanitaria del Ministero della Salute i progetti risultano ancora in fase istruttoria perché i programmi trasmessi non sono supportati da atti regionali. In poche parole l’amministrazione Tesei non ha ancora iniziato a spendere il soldi stanziati dal Governo Conte-I nel 2018 e nel 2019. Per le destre umbre è finito il periodo degli annunci ed è arrivato quello dell’ammissione del proprio fallimento, dopo 5 anni di malgoverno”. Lo afferma con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

FRATOIANNI AVS PER IL DISARMO - Sostegno alla campagna Ferma il Riarmo! delle associazioni pacifiste. Sabato 26 ottobre saremo in piazza per la pace. No all’aumento al 2% delle spese militari, insisteremo perché ci sia un fronte unitario delle opposizioni su questo Grazie alle associazioni che hanno deciso di promuovere ed organizzare questa campagna, che sentiamo anche nostra perché credo che questo tema delle spese militari sia cruciale: qui si incrocia il modello di sviluppo industriale, la questione della crisi climatica e della transizione ecologica, il grande dramma a cui assistiamo quotidianamente delle guerre in corso. E si incrocia il ruolo della politica di fronte alle tensioni del mondo. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs che insieme ad Angelo Bonelli e Marco Grimaldi ha seguito a Montecitorio la conferenza stampa di Fondazione Perugia-Assisi per la cultura della Pace, Sbilanciamoci, Rete Pace e Disarmo, GreenPeace Italia. La verità è, come ricordano le associazioni pacifiste, che ogni volta che aumenta la spesa militare - prosegue l’esponente di Avs - aumentano le tensioni internazionali. E vuol dice che continuare ad investire in spese militari significa rassegnarsi all’idea che i conflitti che abbiamo davanti nel mondo hanno una sola soluzione: quella della forza militare. È un incubo a cui occorre opporsi, e reagire con la mobilitazione. Ed è per questo che saremo sabato 26 ottobre a Roma e in tutte le altre piazze previste con la manifestazioni pacifiste. Ma occorrerà anche un’iniziativa anche politica nei palazzi del Parlamento per riaffermare con i fatti e con coerenza quanto si dice: poco fa ad esempio in commissione bilancio il collega Grimaldi a nome di Avs ha votato giustamente contro l’ennesimo incremento di 400 milioni per spese militari. E continueremo ad insistere che è sbagliato voler ottemperare al raggiungimento del 2% in spese militari, anzi bisogna diminuirle: nelle situazioni in cui è il nostro Paese il punto è ridurre le spese militari non aumentare. Non ci siamo ancora - conclude Fratoianni - ad un fronte il più largo possibile delle opposizioni su questo in Parlamento, ma noi continuiamo a riproporlo perché lo riteniamo una priorità e la direzione giusta.

Condividi