PD E M5S SUL VERDE DI TERNI - Il sindaco Bandecchi ha scelto di colpire i più deboli. Non solo lascia decine di lavoratori appartenenti a categorie protette in mezzo alla strada, ma lo fa con una "gara ponte" il cui capitolato tecnico esclude di fatto le imprese sociali locali, le stesse che per anni hanno garantito il servizio di manutenzione del verde pubblico a Terni. È assurdo e inaccettabile che si pretenda di risolvere i problemi con soluzioni provvisorie che scaricano la responsabilità su chi ha già dato molto al territorio. La mossa della giunta è preoccupante: dopo aver esaurito le risorse destinate a questo servizio ben otto mesi in anticipo, ora lascia i lavoratori e le loro famiglie nella totale incertezza. Il recente video “elettoralistico” del vicesindaco Corridore dimostra un approccio che, invece di risolvere, lascia molte promesse non mantenute senza assumersi responsabilità per le difficoltà create. Nel capitolato si leggono criteri di partecipazione quasi grotteschi: requisiti tecnici irraggiungibili per le imprese del territorio, che includono attrezzature esorbitanti per un appalto di piccole dimensioni. Il PD e il M5S denunciano apertamente la criticità di questo procedimento, che mina la stabilità lavorativa di decine di famiglie ternane. Proporremo un atto di indirizzo per una proroga tecnica nelle more della gara in atto del Global Service, includendo la clausola sociale per garantire sin da subito la continuità lavorativa per queste persone. Questo è ciò che la città merita: politiche serie, non giochi di potere e di esclusione.

MEDICI OSPEDALIRI E CISL - La CISL Funzione Pubblica Umbria ha deciso di non sottoscrivere l’accordo sugli arretrati per la vestizione del Personale Sanitario proposto dall’Azienda Ospedaliera di Perugia e sottoscritto invece da altre organizzazioni sindacali. “La proposta dell'Azienda, che prevede il riconoscimento del solo 70% degli arretrati comporta, di fatto, una decurtazione economica del 30% di quanto spettante al Personale Sanitario”. La CISL FP infatti sostiene che l’accordo per gli arretrati relativi alla vestizione debba garantire la totale integralità di quanto spettante, senza penalizzare alcun dipendente. Per cui la CISL FP Umbria ha ritenuto inaccettabile questa riduzione dei diritti acquisiti dai lavoratori, anche alla luce di quanto disposto dal Contratto e dalla recente Giurisprudenza in merito, ed esprime, quindi, un forte disappunto per un’intesa che comporta una significativa riduzione del diritto economico spettante a ogni lavoratore. “Una scelta che penalizza ingiustamente i lavoratori e va contro i principi di equità e giustizia che dovrebbero essere il fine e guidare, quindi, ogni accordo sindacale. Non possiamo avallare un accordo che riduce il diritto dei lavoratori a una giusta retribuzione per la vestizione" ha affermato il Segretario Generale della CISL FP Umbria Marcello Romeggini. "

TURISMO SIMONA MELONI - “Non è tutto oro quel che brilla e, al netto della cortina di fumo degli spot e della promozione sul turismo dell’Umbria, occorre andare a vedere cosa c’è di vero nei numeri e come questi sono cambiati, in funzione degli investimenti portati avanti. Così è facile notare come siano davvero di più le persone che arrivano in Umbria ma che non si possa dire altrettanto della permanenza. Chi arriva, si ferma di meno e, probabilmente, spende anche meno. Motivo, questo, di un turismo che si è trovato ad attrarre un flusso bassospendente e mordi e fuggi, senza probabilmente un investimento adeguato sulle soluzioni per allungarne la permanenza. Ciclovie, piste ciclabili, spesso sono state penalizzate dalla smania della realizzazione di strade inutili e di cementificare il ‘cuore verde d’Italia’. Parallelamente, quelle esistenti, sono poco promosse e poco curate. Serve dunque un cambio di passo, per far finalmente corrispondere grandi investimenti in promozione turistica ad altrettanti risultati. C’è da dire che l’emendamento alla legge di bilancio che permetterà l’accesso e il transito dei mezzi a motore sui sentieri, qualora non vietato, non ha certo migliorato la nostra attrattività e la coerenza del claim scelto di ‘Umbria Cuore verde d’Italia’”.

CGIL TRASPORTI CIRO ZENO - Autobus ecologici, elettrici al 100% e nuovi di zecca, sono purtroppo fermi da mesi. Succede in Umbria e per la precisione a Terni e a denunciarlo è la Filt Cgil, sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti, che, foto alla mano, evidenzia come da diverso tempo questi mezzi griffati  "Umbria Mobilità”, l’agenzia unica della Regione Umbria per il trasporto pubblico, siano parcheggiati in un deposito a spina di pesce, uno vicino all’altro, senza targa e quindi senza possibilità di entrare in servizio. “Ci chiediamo se sia normale che la Regione, dopo aver fatto un investimento così importante, e parliamo di milioni di euro, tenga tutti questi autobus lì, immobili, a prendere la ruggine - scrive in una nota Ciro Zeno, segretario generale della Filt Cgil Umbria - Mezzi mai usati e vorremmo sapere il perché, visto l’importante impiego di denaro pubblico e soprattutto vista la grande esigenza di svecchiare il parco mezzi e di abbattere l’inquinamento in una città come Terni e in una regione che primeggia in Europa per utilizzo del mezzo privato”. "Quindi, quale è la ragione di questo spreco? - si chiede la Filt Cgil - Forse, come avevamo sommessamente fatto notare, esistono problemi per la ricarica degli autobus? Fatto sta che chi governa oggi l'Umbria dovrebbe spiegare”.  "La Filt Cgil dunque - conclude la nota - chiede che si faccia immediatamente chiarezza sul perché tanti danari pubblici siano fermi a marcire, mentre ci sarebbe davvero bisogno di investire seriamente nel diritto delle persone ad una mobilità pubblica ed efficiente”.

MELASECCHE RISPONDE A CIRO ZENO - Sono 19 gli autobus elettrici Solaris, modello Urbino 12E, acquistati dall’Agenzia Unica per la Mobilità e il Trasporto Pubblico Locale destinataria da parte della Regione Umbria di specifico finanziamento ministeriale; l’acquisto si è concretizzato attraverso l’adesione ad accordo quadro su piattaforma Consip rispettando il tempo di scadenza previsto dal finanziamento. Si fa presente che il mancato rispetto della predetta scadenza per la contrattualizzazione dell’ordine avrebbe comportato la decadenza dal beneficio del finanziamento di oltre 10 Mil di euro previsto dal DM citato. La Regione Umbria, per il tramite dell’Agenzia, è stata tra le poche realtà a rispettare i termini e beneficiare dello stanziamento. Attualmente i mezzi sono presenti presso il deposito di Terni, in località Maratta per il completamento dell’installazione degli apparati di bordo e per il completamento di verifiche funzionali che avverranno nel mese di novembre/dicembre. Non sono quindi targati perchè in lavorazione sia per le apparecchiature che per le strutture di ricarica perchè è in corso l’attività di progettazione delle infrastrutture elettriche funzionali alla ricarica dei mezzi; i depositi individuati sono quelli di Terni e di Santa Maria degli Angeli mentre l’iter autorizzativo con gli Enti comunali è stato già avviato per entrambi i casi. Sul sito di Santa Maria degli Angeli sono inoltre in corso le necessarie interfacce con il gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI in ragione della prossimità degli impianti. Sono inoltre state avviate le definizioni con i distributori di energia elettrica ai quali è stato richiesto un rilevante incremento di potenza elettrica mentre sono state completate le preventive interfacce tecniche con l’attuale gestore dei servizi Busitalia. L’infrastruttura elettrica verrà realizzata dall’Agenzia mediante le risorse previste da ulteriore Decreto ministeriale di cui l’Agenzia, per tramite della Regione Umbria, è destinataria, e la relativa gara verrà espletata dalla Regione Umbria quale Centrale di Committenza.I mezzi in oggetto sono stati acquistati nell’ambito del complessivo piano di investimenti previsto per l’avvio del nuovo servizio TPL quale risultante dall’aggiudicazione della gara ad evidenza pubblica attualmente in corso, e saranno utilizzati in via sperimentale dagli attuali gestori non appena completate le infrastrutture di ricarica, previste nel I semestre 2025.

BORI E IL DECRETO BANDECCHI - “Non c’è più alcun imbarazzo nel centrodestra e così, dopo la benedizione a Tesei, il leader di Ap Stefano Bandecchi ha fatto la sua comparsa anche sul palco dei leader di centrodestra a Genova. Un accordo nazionale, che ha fatto digerire al centrodestra una personalità impresentabile, che sputa ai cittadini e minaccia i consiglieri comunali di minoranza. Bandecchi, sindaco di Terni, porta in dote il suo pacchetto di voti ma aspetta, come svelato dall’ex parlamentare Alfredo D’Attore, il via libera al cosiddetto ‘Decreto-Bandecchi’, secondo il quale le università private potranno ridurre il numero di docenti che esse sarebbero chiamate ad assumere allentando anche i vincoli sulla qualità della didattica. Una vergogna che mette l’Università in difficoltà, diventata ancora di più merce di scambio per la paura del centrodestra di perdere le elezioni regionali. Dobbiamo respingere questo tentativo di garantire lo status quo, una situazione di mercificazione della formazione che la destra sta avallando senza battere ciglio. Lo vuole fare per continuare ad amministrare il potere con arroganza, creando disuguaglianze e passando sopra i diritti di tutte e di tutti”. Così il segretario del Partito democratico, Tommaso Bori, candidato nella lista del Pd in Regione.

TODI E LE BARRIERE ARCHITETTONICHE - La politica del sindaco Antonino Ruggiano continua a mostrare un profondo disinteresse per i bisogni dei cittadini del centro storico di Todi. La recente chiusura dell’unica via di accesso al rione Valle, realizzata senza alcun confronto con i residenti, rappresenta l’ennesimo esempio di una gestione priva di ascolto e di attenzione verso le persone più vulnerabili. I lavori in corso per la costruzione del nuovo ascensore hanno reso difficile lo spostamento e l’accesso alle vie principali del centro storico, creando gravi disagi per gli abitanti, specialmente per gli anziani e per le persone con difficoltà motorie, che, già alle prese con sfide quotidiane, ora si trovano impossibilitate a muoversi liberamente, a raggiungere le loro abitazioni e ad accedere ai servizi essenziali, come fare la spesa o ricevere cure mediche. Non possiamo accettare che una città come Todi, che dovrebbe essere un esempio di inclusività, costringa i suoi cittadini più fragili a vivere in una situazione di isolamento e disagio. La politica dovrebbe essere uno strumento al servizio del bene comune, capace di ascoltare le esigenze della popolazione e di costruire soluzioni che rispettino i diritti di tutti, soprattutto dei più deboli. Invece, le decisioni prese dalla giunta Ruggiano hanno dimostrato, ancora una volta, una mancanza di visione e di umanità, mettendo gli interessi personali e le ambizioni politiche davanti ai bisogni reali della comunità. Come Partito Democratico di Todi, chiediamo con forza che l’amministrazione comunale riveda immediatamente le proprie decisioni, garantendo l’accessibilità e la mobilità per tutte le persone, senza alcuna distinzione. 

PAVANELLI: SALVINI E TESEI - “A Salvini la campagna elettorale in Umbria sembra un gioco nel quale basta dire quanto è stata brava la giunta Tesei. Peccato che i risultati dicano tuttaltro. Non che ci aspettassimo un atteggiamento diverso da chi sembra interessarsi dell’Umbria solo quando servono i voti, senza conoscere le reali esigenze e i bisogni della popolazione umbra. La verità è un’altra: con una folta rappresentanza della Lega in Umbria, così come in tutte le altre regioni più piccole e del Sud, il rischio è quello di restare strozzati da un’autonomia differenziata scriteriata a danno dei cittadini. L’Umbria si troverà sempre più isolata e quindi anche più povera rispetto al resto del Paese”. Così con una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

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