DERUTA - Pubblico numeroso nella seconda giornata di Eima Show, la kermesse dedicata alle macchine e attrezzature agricole che si svolge a Casalina di Deruta, presso l'azienda pilota "Casalina", della Fondazione per l'Istruzione Agraria di Perugia., e che si concluderà alle ore 13 di domani. Agricoltori, contoterzisti, operatori economici italiani ed esteri, oltre che appassionati di motori, hanno seguito le prove sul campo di trattrici, mietitrebbiatrici, macchine operatrici e attrezzature per la lavorazione e la semina del terreno, governate da sofisticati sistemi elettronici e satellitari.
Nella lunga sequenza di stand, sistemati lungo l'itinerario delle prove, i tecnici delle industrie partecipanti hanno descritto al pubblico le caratteristiche delle proprie macchine, illustrando l'interazione che queste hanno con i dispositivi digitali che caratterizzano l'agricoltura di precisione e l'agricoltura 4.0 in senso generale.
La "rivoluzione digitale" dell'agricoltura italiana, del resto, è destinata ad avere un forte impatto non soltanto sulla razionalizzazione dei processi produttivi, ma anche sul monitoraggio e sulla gestione del rischio connesso alla volatilità delle rese agricole. Grandine, gelate, neve, piogge abbondanti e più concentrate, alternate a lunghi periodi di siccità, sono fattori che incrementano esponenzialmente il rischio nel settore primario e che, di conseguenza,  hanno un'incidenza considerevole sul reddito agricolo. Del tema si è parlato questa mattina in occasione del convegno dal titolo "La gestione del rischio in agricoltura: le prospettive per le aziende 4.0", promosso   da Asnacodi (Associazione Nazionale Condifesa), l'organizzazione che opera nel settore della prevenzione e della gestione dei rischi d'impresa in agricoltura. All'incontro hanno partecipato, in qualità di relatori, Albano Agabiti e Paola Grossi, rispettivamente presidente e direttrice di Asnacodi; Angelo Frascarelli, direttore del Ce.sa.r (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale); Gianni Dalla Bernardina (presidente C.A.I., Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani); Francesco Martella, presidente della Federazione umbra Ordine Dottori Agronomi e  Forestali e Alessandro Malavolti, presidente FederUnacoma.
Negli ultimi 10 anni i rischi in agricoltura sono aumentati in misura considerevole, al punto che - hanno spiegato i relatori - imprevisti di mercato ed eventi climatici estremi, sempre meno prevedibili e sempre più frequenti, espongono al pericolo di fallimento molte imprese agricole. Per questo, il settore primario non può più prescindere dagli strumenti assicurativi, i quali,  a  loro  volta,  devono  evolversi  in linea  con  le  nuove  esigenze  del comparto. «Oggi - ha commentato il presidente di Asnacodi - tali strumenti sono indispensabili per il futuro delle aziende. Occorre pertanto fare prevenzione spingendo gli operatori ad assicurarsi contro l'alea climatica ed economica. Ma è necessario, anche, intervenire sul costo degli strumenti assicurativi».
Su questo fronte, le tecnologie dell'agricoltura 4.0 sono destinate a giocare un ruolo di primo piano. «Grazie alle black box, le scatole nere, che stanno entrando nel settore delle macchine agricole - ha detto il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti - è possibile minimizzare le frodi e quindi ridurre al minimo il rischio a carico delle compagnie di assicurazione». C'è poi il tema legato alla certificazione del danno. Già oggi sono disponibili macchine innovative equipaggiate con sistemi e dispositivi elettronici in grado di raccogliere dati operativi molto complessi, senza possibilità di manomissione, utili ai fini della valutazione dei danni stessi.

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