PERUGIA - Ormai siamo davvero stanchi della solita litania dei nostri amministratori sui tagli del governo. Tutto per non far comprendere ai cittadini quello che realmente accade nei Palazzi della politica”. Il consigliere regionale Maria Rosi (PdL) punta il dito sulla Giunta regionale “che continua ad imputare ai tagli del Governo la sicurezza di Perugia e dell'Umbria in genere, dei trasporti che non funzionano, della crisi dell'economia regionale. La Giunta, invece di piagnucolare sui tagli che in un momento come questo qualsiasi governo avrebbe attuato, si interroghi su ciò che è possibile fare con le risorse a disposizione”.

Per Rosi “è giunto il momento che i nostri amministratori diano luogo ad una rivoluzione culturale, necessaria per giungere ad una amministrazione efficiente. Basta pensare in termini di economia assistita, è ora di puntare sul principio di sussidiarietà. Gli enti inutili dovevano essere accorpati da tempo, come pure le Asl. Una situazione che è servita e serve per mantenere sacche di voti. Si taglino i privilegi inutili. I nostri amministratori rimangono purtroppo ancorati alla vecchia politica, dove lo sforzo maggiore consiste nel mantenimento degli equilibri interni, senza pensare al bene vero dei cittadini”.

“Oggi – osserva Rosi -, a chi amministra la Regione è richiesto un salto di qualità. È necessaria l'acquisizione di una mentalità imprenditoriale elastica. Siamo di fronte ad un momento storico che ci chiama a lavorare insieme per rispondere in modo concreto ai cittadini. Per rilanciare l'Umbria – conclude – tutti dobbiamo metterci la faccia e fare 'bene' la cosa giusta”.

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