"Nel primo semestre 2020 i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, solo in parte contrastata dalle misure di sostegno". Questo è quanto emerge dal rapporto della Banca d'Italia "i conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19". Nel primo semestre 2020 i redditi primari pro capite a valori correnti delle famiglie si sono ridotti dell'8,8% rispetto al primo semestre 2019. Inoltre, sempre nel primo semestre del 2020, la variazione del debito pubblico in percentuale del Pil ha raggiunto i valori più alti negli ultimi venti anni. Il debito è complessivamente aumentato di 121 miliardi nel semestre, di cui 97,4 miliardi nel secondo trimestre dell'anno.  Il deficit è invece stato complessivamente inferiore (78 miliardi). La pandemia da Covid-19 ha avuto gravi ricadute anche sul turismo. Ad ottobre, infatti, secondo i dati della Banca d'Italia è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, in un contesto di peggioramento degli indici di diffusione del covid. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 1.193 milioni, risultano inferiori del 70,4%, quelle dei viaggiatori italiani all'estero (572 milioni) del 75,5%. L'avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 620 milioni di euro (era di 1.697 milioni nello stesso mese dell'anno precedente). "Il turismo - sottolineano gli economisti di Via Nazionale - rappresenta un importante settore dell'economia in Italia e nel mondo, con un forte potenziale in termini di crescita e di occupazione nonché di integrazione sociale e culturale". E "gli effetti della recente pandemia Covid-19 hanno reso particolarmente evidente la rilevanza di questo settore".

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